CON LA CADUTA DEL GOVERNO DRAGHI I DIRITTI SANITARI SULLA NOSTRA ISOLA SI SONO LIMITATI.
In una nota del 18 luglio scorso l’ASL nord ovest dopo aver cancellato il servizio di Dialisi turistica accampando la solita scusa della mancanza di medici, comunicava, con spregio verso la sofferenza dei dializzati Elbani, che per massimizzare l’utilizzo dei medici nefrologi li ha uniti in un progetto di nome “Dialisi Cal” (Centro Assistenza Limitata) negli ospedali di Pontremoli, Barga, Volterra, Cecina e Piombino lasciando fuori, GUARDA CASO, L’Elba come per dire che i nostri dializzati si devono arrangiare oppure non farla. Questo in parte è già accaduto la settimana scorsa quando due persone pare che si siano presentate al reparto Dialisi per una visita programmata con impegnativa da mesi registrata, si sono sentiti rispondere da una infermiera alquanto stizzita, che non c’erano medici e il reparto era chiuso. Se non andiamo errati una di queste signore disperata per la mancata visita si è rivolta all’URP.
MA LA COSA CHE URLA SDEGNO è che in un prossimo futuro (sempre nota ASL del 18.07) chi ha LA SECONDA CASA ALL’ELBA POTRA’ FARE LA DIALISI quindi chi viene qui in vacanza senza avere di proprietà l’alloggio nella nostra isola o chi è ospite di un amico la dialisi a lui è negata perché l’ASL ha deciso che per l’Elba l’universalità della cura sanitaria non esiste o decide lei a chi farla fare.
MA STIAMO SCHERZANDO?????
Francesco Semeraro.