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Rigassificatore: non è un NO AL GAS a priori e vi spieghiamo il perché

NON E’ UN “NO GAS” PRECONCETTO MA UN SI’ ALLA VITA, ALLA SALUTE, AL MARE E ALL’AMBIENTE.

Il rigas­si­fi­ca­tore che porter­an­no a Piom­bi­no è una deci­sione del­la polit­i­ca Romana di forte impat­to dis­trut­ti­vo per l’ambiente, l’habitat mari­no, per l’economia e di lim­i­ta­ta effi­ca­cia se non quel­la di can­cel­lare il proces­so delle rin­nov­abili e delle zone tur­is­tiche di alto val­ore e pre­gio conosciute nel mon­do ma mal digerite da molti.

Essere sol­i­dali con gli ami­ci di Piom­bi­no che man­i­fes­tano per non avere fuori dal­la por­ta di casa un palaz­zo qual è la Golar Tun­dra unità gal­leg­giante di stoccag­gio e rigas­si­fi­cazione lun­ga qua­si 300 metri e larga 40 che serve a riportare allo sta­to gas­soso il gas liq­ue­fat­to (GNL) trasporta­to dalle metaniere o gasiere, non bas­ta più. Non è più un prob­le­ma di sol­i­da­ri­età per gli abi­tan­ti di Piom­bi­no che lot­tano per la loro cit­tà e soprav­viven­za stes­sa. Ques­ta sceller­a­ta deci­sione di un rigas­si­fi­ca­tore gal­leg­giante attrac­ca­to ad un molo del por­to piom­bi­nese costru­ito per ospitare la car­cas­sa del­la nave Con­cor­dia deve pre­oc­cu­pare seri­amente anche noi Elbani per­ché alcu­ni prog­et­ti oggi pro­posti uti­lizzereb­bero 568,5 mil­ioni di litri d’acqua mari­na al giorno. L’ acqua dopo aver rice­vu­to un’aggiunta di cloro sarebbe riget­ta­ta in mare più fred­da di 16°. La grande quan­tità d’acqua molto fred­da riget­ta­ta in mare e le conosciute cor­ren­ti marine gel­ereb­bero anche le acque tiepi­de dell’Elba con grave dan­no al del­i­ca­to eco­sis­tema e al tur­is­mo.

Il rigas­si­fi­ca­tore di Livorno si tro­va in mare aper­to a 22 chilometri dal­la riva con zone di inter­dizione e di sicurez­za alla nav­igazione tra le 2 e 4 miglia nau­tiche men­tre il rigas­si­fi­ca­tore di Piom­bi­no enorme come una grossa nave da crociera, sarà invece ormeg­gia­to den­tro un por­to cit­tadi­no a 300 metri dai numerosi traghet­ti che partono per la nos­tra Iso­la.

Che ne sarà del nos­tro Tur­is­mo o dei trasporti com­mer­ciali mari­ni quan­do nelle oper­azioni di scari­co del gas liq­ui­do dalle “gasiere” il por­to sarà inter­det­to alla nav­igazione per moltissime ore? Pare 48 ore per ogni scari­co dal­la “gasiera” (Nave gasiera: 20 giorni x attra­ver­sare atlanti­co e 20 giorni per tornare indi­etro + 48h per scari­care nel rigas­si­fi­ca­tore = 4000 kg/h di gaso­lio bru­ciati in nav­igazione > 96000 kg al giorno.… X 40 giorni = 4000 ton­nel­late di gaso­lio bru­ci­a­to a ogni viag­gio) E’ QUESTA l’e­co­nom­i­ca, ingeg­nosa e sosteni­bile idea del Min­istro del­la tran­sizione eco­log­i­ca del nos­tro Gov­er­no?.

Ci han­no “spac­ca­to” per anni sul­la neces­sità di con­ver­tire il più pos­si­bile alle energie rin­nov­abili come eoli­ca, solare, ter­mi­ca, foto­voltaica quale alter­na­ti­va ai com­bustibili fos­sili allo scopo di ridurre non soltan­to le emis­sioni di gas a effet­to ser­ra, ma anche dal­la dipen­den­za di Pae­si con politiche non pro­prio demo­c­ra­tiche. Ci dicono che il tut­to è una con­seguen­za del­la guer­ra ma le navi non sono nate in tre mesi come se fos­sero funghi. La ver­ità è che non esiste più la tutela del­la nos­tra salute dai tumori che queste sostanze pos­sono agevolarne lo svilup­po così come non esiste qua­si più la tutela del nos­tro Piane­ta. Sia a Piom­bi­no che all’Elba presto, con l’entrata in fun­zione del rigas­si­fi­ca­tore “cit­tadi­no” ci abituer­e­mo agli odori tipi­ci d’uovo mar­cio, altro che odore di salse­dine o di alghe spi­ag­giate.

Avere in cit­tà a Piom­bi­no o a 13 miglia nau­tiche (cir­ca 21 Km) quan­to dista l’Elba dal pun­to di attrac­co un rigas­si­fi­ca­tore di tali pro­porzioni è come avere, in caso di inci­dente indus­tri­ale ril­e­vante o un atto ostile, una forza dis­trut­ti­va pari a 50 bombe di Hiroshi­ma. Allo­ra Ciao Cos­ta, Ciao Elba.

Saba­to 16 luglio parte­cip­i­amo anche noi Elbani alla grande man­i­fes­tazione orga­niz­za­ta dagli abi­tan­ti di Piom­bi­no.

Se si deve fare un rigas­si­fi­ca­tore che lo si fac­cia in sicurez­za come è sta­to fat­to a Livorno.

Comi­ta­to Elba Salute.

(Francesco Semer­aro)

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