Il Ministero della Cultura, l’Agenzia del Demanio e il Comune di Portoferraio hanno sottoscritto il 7 febbraio a Firenze gli accordi di valorizzazione per il trasferimento dei beni denominati Forte Falcone, Porta a Mare e Complesso della Linguella situati nel capoluogo isolano. Gli accordi di valorizzazione, frutto della sinergia territoriale tra Ministero della Cultura, Demanio e amministrazione comunale, costituisce la tappa più importante del percorso di valorizzazione previsto dalle procedure del Federalismo culturale, disciplinato dal Decreto legislativo 85/2010, che si concluderà con il trasferimento della proprietà dei beni dallo Stato al Comune di Portoferraio. Gli accordi di valorizzazione sono stati siglati alla presenza del segretario regionale della Toscana, dottoressa Giorgia Muratori, del direttore dell’Agenzia del Demanio – Direzione Toscana e Umbria, dottor Stefano Lombardi, del sindaco di Portoferraio Angelo Zini, e del soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno, architetto Valerio Tesi.
“Stiamo finalmente arrivando – dice il sindaco di Portoferraio Angelo Zini — alla conclusione di un percorso molto lungo e complesso, ma estremamente importante e gratificante per Portoferraio e, credo, per tutta l’Elba. Questi tre beni simbolo stanno per approdare definitivamente nel patrimonio del Comune ripagando i tanti sforzi ed il grande impegno profuso negli anni dalle varie amministrazioni comunali fatto anche di ingenti investimenti. E’ solo una prima parte del percorso che deve ancora continuare per fare in modo che tutto il patrimonio culturale ancora nelle mani del demanio possa passare al Comune diventando così a tutti gli effetti un bene della nostra città”.
I tre programmi di valorizzazione riguardano beni ricompresi nella progettazione unitaria della città voluta da Cosimo I de Medici che incaricò della progettazione e pianificazione del nuovo insediamento il teorico dell’arte militare Giovan Battista Bellucci e l’architetto Giovanni Camerini. La città di Portoferraio, realizzata su progetto unitario nel 1548, fu pianificata quale piazzaforte militare su volere diretto del suo fondatore. Tale evento fu anche celebrato nell’affresco del Vasari in Palazzo Vecchio a Firenze, che raffigura Cosimo che indica la città di ‘Cosmopolis’ affiancato dell’architetto Camerini. L’intera opera fortificata, a seguito della scomparsa dell’architetto Camerini nel 1570, fu portata a termine dal Buontalenti che completò le fortificazioni con particolare attenzione alle opere del “fronte d’attacco verso terra”.
FORTE FALCONE
Il Forte Falcone, facente parte del primo impianto della città cinquecentesca medicea, costituisce uno dei due forti della città. Il complesso monumentale rappresenta uno dei maggiori esempi di città fortificata giunti quasi intatti fino ai nostri giorni. Il Forte Falcone peraltro ha assolto alla sua funzione militare anche nel corso del secondo conflitto mondiale subendo danni a causa degli eventi bellici.
Dalla presa in consegna dell’immobile il Comune di Portoferraio ha eseguito importanti lavori di restauro per destinare alcuni ambienti al Museo della Città di Portoferraio, che accoglie dipinti della città fortificata oltre ad importanti documenti dell’archivio storico comunale.
Il programma di valorizzazione nello specifico prevede il completamento di opere di restauro e conservazione del Forte e del “cammino di ronda”, anche al fine di implementare le presenze turistiche, e la promozione e la valorizzazione culturale integrate con i vari attori del sistema, con la scuola e la popolazione residente di Portoferraio e delle altre comunità dell’Elba.
COMPLESSO DELLA LINGUELLA
Il complesso monumentale, ubicato sull’istmo di terra bagnato su tre lati che cinge sul lato sud-est la darsena medicea, rappresenta l’icona identitaria della città di Portoferraio. Il complesso è costituito dalla torre del “Martello”, dal museo archeologico e dai bastioni limitrofi facenti parte del primo impianto della piazzaforte cinquecentesca (1548). La Torre della Linguella detta anche torre del “Martello” per la sua particolare forma e di ‘Passannante’, dal nome dell’anarchico attentatore alla vita del Re Umberto I che vi fu imprigionato, rappresenta uno dei capisaldi posti a difesa del porto cinquecentesco della città fortificata di Portoferraio.
Il programma di valorizzazione nello specifico prevede, riguardo alle destinazioni d’uso attualmente presenti nel sito culturale rappresentate dalla sede del museo archeologico e da spazi espositivi all’interno della torre medicea e area archeologica, di potenziare alcuni servizi, come un bookshop nel museo, l’utilizzo di alcune aree all’interno del perimetro dell’area da destinare a concerti e manifestazioni a tema e la creazione di laboratori per bambini, estesi all’intero arco annuale.
PORTA A MARE
L’edificio fa parte del circuito fortificato di Portoferraio ed ospitava i locali della “Gran Guardia” .Il monumento, ubicato al centro della darsena cinquecentesca, frontale all’antico pontile d’attracco, costituisce la porta d’accesso dal mare al centro antico, rappresentando uno degli elementi peculiari del tessuto urbanistico della città fortificata di Portoferraio. L’immobile, oggetto di recenti restauri, risulta aver mantenuto, nella quasi totalità, l’antico impianto strutturale architettonico.
La Porta a Mare attualmente ospita una sala polifunzionale con funzione di accoglienza ed un’attività commerciale e, in considerazione della sua posizione privilegiata, già oggi rappresenta un elemento centrale per la piena informazione e promozione turistica che il programma di valorizzazione intende accrescere al fine di potenziare la valorizzazione e la promozione culturale del patrimonio culturale di Portoferraio e dell’isola d’Elba.