Comprendo che questa epoca, che viviamo ormai da due anni, sia difficile per tutti… che vi sia tanta confusione mista alla scarsa conoscenza di questo cataclisma che è entrato a gamba tesa nelle nostre vite, trasformando le nostre abitudini e portandosi via migliaia di noi ( a oggi oltre 139.000 le vittime ), ma cerchiamo tutti di tenere i piedi per terra, perchè con il Covid 19 e le sue varianti dovremo conviverci, probabilmente, ancora per molto e non è il momento di aggiungere complicazioni ad una situazione già abbastanza critica.
Quando leggo notizie su temi che mi riguardano come cittadina, (perchè pretendo di viaggiare sicura sui traghetti che prendo 2/3 volte alla settimana) e che abbracciano materie che ritengo anche di conoscere “un pochino”, non riesco ad astenermi dal dire la mia… è più forte di me…
E quindi, prima di tutto come addetta ai lavori ( in quanto tra le mie competenze c’è sia il diritto penale che il diritto della navigazione ) voglio esprimere il mio parere sull’iniziativa assunta da poco più di 500 elbani, di cui tanto si parla da un paio di giorni sui social, finalizzata ad ottenere la disapplicazione, da parte di chi ha l’obbligo giuridico di applicarlo, dell’art. 9 quater del D.L.52/2021 come modificato dall’art.1 comma 2 del D.L.229/2021.
Orbene, ognuno è libero di disapplicare una legge, l’importante è che l’ordinamento lo abbia reso edotto delle conseguenze, e quindi, che chi viola una norma, sia penale, civile o amministrativa, sia posto in condizioni di sapere quale sarà la risposta dello Stato.
E fin qui penso sia tutto chiaro.
Quel che mi sfugge, invece, è il senso della pretesa che altri, e specificamente, addirittura, proprio i soggetti tenuti a far rispettare la legge, la disapplichino.
E mi chiedo, quindi,…perchè mai un comandante di una nave, che ha la diretta responsabilità della comunità viaggiante e della sua spedizione, e con esse l’obbligo giuridico di attenersi a tutte le disposizioni che le regolano, compreso espressamente dal 10.1 p.v. l’obbligo del possesso del Super Green Pass per i passeggeri e per l’equipaggio (ovviamente), dovrebbe decidere di astenersi dal controllo e quindi di violare la legge??? E l’armatore, che ha le stesse responsabilità, seppur indirette, perchè dovrebbe autorizzare i comandanti e gli ufficiali presenti all’imbarco a violare la legge? E ancora, le forze di Polizia Giudiziaria, che inevitabilmente dovrebbero accorrere in caso di contestazioni un pò più vivaci del solito, che dovrebbero fare secondo questi cittadini? Violare le leggi anche loro e, facendo finta di niente, far salire chiunque si presenti con un titolo di viaggio? E quali sarebbero, poi, le conseguenze alle quali i soggetti, ai quali si chiede disobbedienza, andrebbero incontro laddove facessero il loro dovere, cioè applicassero la legge? Insomma, che norma violerebbero? Qualcuno me lo potrebbe spiegare?
Probabilmente mi sfugge qualcosa, perchè proprio non comprendo quale risultato si possa ottenere da una tale iniziativa, se non rischiare di andare incontro, come dicevo all’inizio, ad ulteriori complicazioni, quali, ad esempio, la violazione dell’art.415 c.p. ( istigazione a disobbedire alle leggi — punita da 6 mesi a 5 anni ) poichè è incontrovertibile che l’emergenza Coronavirus involga spiccati profili di ordine pubblico e di sicurezza pubblica, espressamente tutelati dalla citata norma penale.
Dunque, mi permetto di ribadirlo, il momento è critico assai, teniamo i piedi per terra e cerchiamo piuttosto di combattere, con i mezzi che abbiamo a disposizione, il Covid19 e non chi fa il suo dovere.
Cesarina Barghini