Il potenziamento dei servizi e della pianta organica delle strutture sanitarie, lo stanziamento di risorse finalizzare a incentivare il reperimento di personale sanitario e socio-sanitario, l’avvio di un monitoraggio dei livelli di assistenza sanitaria e di copertura del fabbisogno di personale, la comparazione tra i costi dell’elisoccorso e il rafforzamento delle strutture di emergenza-urgenza sul territorio, il rispetto del cronoprogramma del 25 novembre scorso.
Sono gli impegni a favore della sanità all’Elba e sull’intero arcipelago toscano assunti dalla Giunta regionale della Toscana su sollecitazione del consigliere regionale della Lega Marco Landi, firmatario di una proposta di risoluzione approvata durante la seduta odierna del Consiglio.
“Adesso la Giunta non potrà più fare marcia indietro, e agli impegni dovranno necessariamente seguire fatti concreti, a partire dalle misure annunciate nelle scorse settimane e ancora solo minimamente realizzate. I cittadini dell’Elba e delle altre isole toscane – spiega il consigliere leghista — attendono da anni interventi su un tema centrale come il diritto alla salute, ricevendo di contro un costante e preoccupante disimpegno. Sono soddisfatto per il risultato ottenuto, e lo sarò soprattutto quando vedrò l’ospedale di Portoferraio e le altre strutture sanitarie insulari tornare a crescere”, conclude Landi.
Alla cortese attenzione del
Presidente del Consiglio regionale
Dottor Antonio Mazzeo
TESTO SOSTITUTIVO — Proposta di risoluzione N.156
Oggetto: in merito agli interventi finalizzati a garantire il diritto alla salute nei territori insulari della Toscana.
Il Consiglio regionale della Toscana,
Vista Proposta di Deliberazione n.157 “Nota di aggiornamento al DEFR 2022”.
Preso atto che,
l’Allegato 1a della sopracitata Nota di aggiornamento illustra 29 Progetti regionali, suddivisi per capitoli sulla scorta della classificazione adottata nel PNRR;
l’Obiettivo n.4 del Progetto regionale 26 “Politiche per la salute” prevede il “potenziamento e l’ammodernamento della rete sanitaria territoriale, tenendo conto anche delle zone disagiate, montane, insulari e di confine, attraverso interventi in favore dei presidi ospedalieri minori”. Analoga attenzione a tali aree è esplicitata nell’obiettivo 8 “Sviluppare il sistema di assistenza territoriale”, in merito all’impegno a garantire la presenza di medici di medicina generale e attività specialistiche ambulatoriali;
il Progetto regionale 28 “Politiche per il mare, per l’Elba e l’Arcipelago toscano” esplicita la necessità di “interventi mirati” a favore delle zone citate, facendo esplicito riferimento al tema dell’assistenza sanitaria sulle isole così come nelle aree remote, e richiamando progetti realizzati con le Aziende sanitarie di riferimento. L’obiettivo 3, in particolare, indica tra gli interventi, il potenziamento del sistema di emergenza sanitaria territoriale anche tramite l’ampliamento del servizio di elisoccorso e l’utilizzo di imbarcazioni, l’integrazione tra prevenzione, assistenza territoriale ed ospedaliera anche grazie al supporto della telemedicina.
Considerato che
l’articolo 3 della Legge regionale 40/2005, così come novellato dalla Legge regionale 84/2015, tra i principi costitutivi del Servizio Sanitario Regionale prevede “il rispetto del criterio di attenzione alle zone disagiate, montane, insulari e di confine, alla loro identità territoriale, alle esperienze ospedaliere maturate”;
il Piano socio-sanitario integrato regionale 2018–2020 al paragrafo H reca l’impegno a garantire “l’accesso ai servizi sanitari e socio-sanitari a tutti i cittadini in relazione ai bisogni rilevati, anche ai territori che per le loro caratteristiche geografiche vengono considerati disagiati e che, come tali, possono creare una discriminazione nella fruizione dei servizi”;
tra gli obiettivi che la Regione Toscana si è posta nel corso degli anni precedenti la pandemia vi era, tra l’altro:
a) il miglioramento della fruibilità e dell’accesso ai servizi, specie per la popolazione anziana;
b) la valorizzazione delle risorse professionali che operano nelle specificità geografiche;
c) il potenziamento dei servizi di emergenza e urgenza;
d) il rafforzamento della continuità ospedale-territorio.
Tenuto conto che,
nel mese di novembre la Regione Toscana ha rinnovato l’impegno a rafforzare la pianta organica dell’ospedale di Portoferraio (LI), con particolare riferimento al Pronto soccorso e ai reparti in ormai cronica insufficienza di personale, e più in generale dei servizi socio-sanitari all’Elba e sulle altre isole dell’Arcipelago toscano, ma che al momento il cronoprogramma non risulta essere completamente attuato.
Tutto ciò premesso e considerato,
Impegna la Giunta regionale
ad adottare le determinazioni elencate nel cronoprogramma del 25 novembre ultimo scorso;
a redigere, nell’ambito delle priorità fissate dal PSSIR 2018–2020, un piano di interventi che preveda un potenziamento dei servizi e un’implementazione della pianta organica a disposizione delle strutture sanitarie localizzate nelle zone insulari, montane o comunque periferiche;
ad intervenire già in sede di prossime variazioni di bilancio stanziando risorse aggiuntive finalizzate ad incentivare il reperimento di personale sanitario e socio-sanitario nelle aree marginali, insulari o montane;
a sollecitare il governo affinché siano rivisti i parametri entro cui possono agire le Regioni a livello di politiche socio-sanitarie, al fine di contemperare le esigenze di sicurezza delle prestazioni sanitarie con le legittime esigenze di tutela del diritto alla salute della popolazione residente nelle aree più lontane dai grandi centri urbani;
a prevedere che la “Conferenza permanente per il mare e i territori costieri e insulari”, prevista dall’Obiettivo 1 del citato Progetto regionale 28, contempli, tra le sue funzioni, il monitoraggio del livelli di assistenza sanitaria e di copertura delle piante organiche;
ad effettuare una comparazione dei costi tra l’annunciata implementazione del servizio di elisoccorso e il rafforzamento delle strutture di emergenza-urgenza sul territorio.
Il Consigliere
Marco Landi