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Operazione Bora Bora a Montecristo, un modello da proporre al legislatore per la bonifica del mare

Il 29 novem­bre alle ore 11,00 pres­so la sede del Par­co a Porto­fer­raio in local­ità Enfo­la alla pre­sen­za del­l’Am­mi­raglio Aure­lio Cali­giore capo del RAM, del Pres­i­dente del Par­co Giampiero Sam­muri e del Sin­da­co Ange­lo Zini si è tenu­ta una con­feren­za stam­pa in cui  han­no par­la­to  i pro­tag­o­nisti del­l’­op­er­azione di recu­pero del relit­to del M/p Bora Bora, che per la pri­ma vol­ta in Italia è sta­ta effet­tua­ta gra­zie al con­trib­u­to di sogget­ti pri­vati.

La con­feren­za stam­pa ha  volu­to sot­to­lin­eare come le oper­azioni di bonifi­ca affrontate per il recu­pero del relit­to pos­sano diventare  un mod­el­lo da seguire per bonifi­care i numerosi relit­ti abban­do­nati nel nos­tro mare.  L’Am­mi­raglio  Cali­giore ha evi­den­zi­a­to come, sen­za la cop­er­tu­ra finanziaria dei pri­vati,  il mare del­l’Iso­la piu preziosa e tute­la­ta del­l’Arcipela­go Toscano, in pieno San­tu­ario dei Ceta­cei, sarebbe rimas­to inquina­to dai mate­ri­ali del motopescherec­cio Bora Bora sen­za pos­si­bil­ità di bonifi­ca. Infat­ti il Codice del­la nav­igazione vigente, scrit­to dal leg­is­la­tore 80 anni fa, non con­tem­pla la pos­si­bil­ità di inter­ven­ti da parte di ammin­is­trazioni del­lo Sta­to. Ha rac­con­ta­to come l’idea di rac­cogliere i finanzi­a­men­ti di alcune aziende pri­vate sen­si­bili all’am­bi­ente, nacque durante una con­ver­sazione all’Iso­la d’El­ba in occa­sione del­la pre­sen­za del­l­l’al­lo­ra Min­istro del­l’Am­bi­ente Ser­gio Cos­ta: Mario Lan­era, impren­di­tore locale, si offrì di coivol­gere altri pri­vati oltre a lui nel finanzi­a­men­to del­la oper­azione di recu­pero. Una vol­ta rac­col­ta la cifra nec­es­saria è potu­ta  par­tire un ‘oper­azione impo­nente. L’Am­mi­raglio Cali­giore ha tenu­to a sot­to­lin­eare come l’at­tiv­ità di recu­pero svol­ta cos­ti­tu­is­ca un inter­ven­to pilota, real­iz­za­to per la pri­ma vol­ta in Italia.  Il Capo del RAM ha fat­to un appel­lo al leg­is­la­tore affinchè da un lato voglia provvedere ad inno­vare l’at­tuale quadro nor­ma­ti­vo e dal­l’al­tro lato voglia pro­muo­vere altre inizia­tive analoghe in cui le Isti­tuzioni del­lo Sta­to, sostenute eco­nomi­ca­mente dal­l’im­pren­di­to­ria, pos­sano inter­a­gire per la soluzione di prob­lem­atiche a carat­tere ambi­en­tale. Cali­giore ha volu­to  ricor­dare anche il ruo­lo impor­tante del PNAT che si è reso disponi­bile a svol­gere tut­ta la parte ammin­is­tra­ti­va indis­pens­abile alla ges­tione cor­ret­ta delle oper­azioni molto arti­co­late.
Il Pres­i­dente Sam­muri ha ringrazi­a­to l’Am­mi­raglio Cali­giore per la deter­mi­nazione con cui ha por­ta­to a tem­ine nel­la com­p­lessità  il coor­di­na­men­to delle oper­azioni, rac­coglien­do l’ap­pel­lo di sti­mo­lare a sua vol­ta come Fed­er­parchi  il leg­is­la­tore affinchè aggiorni la nor­ma­ti­va sul­la base di questo mod­el­lo vir­tu­oso.
Il sin­da­co di Porto­fer­raio ha ringrazi­a­to l’Am­mi­raglio Cali­giore per aver por­ta­to a com­pi­men­to un’in­ter­ven­to che cre­de­va non fos­se real­iz­z­abile, aus­pi­can­do che questo mod­el­lo di col­lab­o­razione tra pub­bli­co e pri­va­to nel­la tutela del mare diven­ti un esem­pio per altri.
Gli spon­sor del­l’­op­er­azione sono sta­ti il Pres­i­dente Umber­to Ris­so di Grup­po Agn Ener­gia-Auto­gas nord spa, il Pres­i­dente Ange­lo Colus­si di Colus­si Group, il Pres­i­dente Pao­lo Ghi­nolfi di Sifà, noleg­gio a lun­go ter­mine, l’Am­min­is­tra­tore del­e­ga­to Andrea Rovi­ni di Soci­età Eurit spa, il Pres­i­dente Leonar­do Basilichi di Soci­età Ever­green Group, il Pres­i­dente Tiziano Nocen­ti­ni di Nocen­ti­ni Group, l’Aam­min­is­tra­tore del­e­ga­to Mario Lan­era di Asso­ship­ping Group-Ibla-Fer­ries srl.
Video con immag­i­ni del RAM scar­i­ca­bile da qui

https://we.tl/t‑54vGJzJU0s

Il fat­to
Nel­la notte del 12 giug­no 2019 nel mare di Mon­te­cristo, in pieno Par­co Nazionale dell’Arcipelago Toscano, il motopesca Bora Bora naufragò sul­la cos­ta dell’isola, infrangen­dosi sulle sue pareti roc­ciose, nel cuore del San­tu­ario inter­nazionale dei mam­miferi mari­ni Pela­gos. Le oper­azioni di recu­pero del Bora Bora avreb­bero dovu­to con­clud­er­si entro l’ottobre del 2020, ma impre­visti e la pan­demia di Covid-19 le han­no ritar­date.
La bonifi­ca. Nel cor­so del­l’in­ter­ven­to, sud­di­vi­so in tre fasi e inizia­to a mar­zo 2021 e con­clu­so a set­tem­bre 2021, è sta­ta boni­fi­ca­ta l’area mari­na pro­tet­ta da un relit­to di cir­ca 90 ton­nel­late  Sui fon­dali giace­vano com­p­lessi­va­mente cir­ca 67.800 kg di rifiu­ti tra leg­no di fas­ci­ame (30.000 la quan­tità sti­ma­ta), acciaio inox (10.360), fer­ro e acciaio (25.640), cime con ani­ma in met­al­lo (600), pneu­mati­ci fuori uso (1.200) e reti e cime in plas­ti­ca (200).  I lavori sono sta­ti ese­gui­ti da tre ditte, Sales di Roma, Stmp e Pim di Piom­bi­no gra­zie al finanzi­a­men­to pri­va­to. Le com­po­nen­ti sono state affi­date alla soci­età PIM (Piom­bi­no Indus­trie Marit­time) per il rici­clo dei mate­ri­ali recu­perati e lo smal­ti­men­to.
L’intera impre­sa è costa­ta cir­ca 80 mila euro, mes­si a dis­po­sizione da una cor­da­ta di impren­di­tori oltre alle isti­tuzioni pub­bliche coor­di­nate dal Repar­to Ambi­en­tale Mari­no del Cor­po delle Cap­i­taner­ie di Por­to guida­to dall’Ammiraglio Ispet­tore Aure­lio Cali­giore che ha segui­to le oper­azioni in tutte le fasi, sia sul piano tec­ni­co sia sul piano ammin­is­tra­ti­vo. Insieme al RAM si sono atti­vati , cias­cuno per le pro­prie com­pe­ten­ze, anche il Par­co Nazionale Arcipela­go Toscano, il Comune di Porto­fer­raio, la Cap­i­tane­r­ia di Por­to di Porto­fer­raio e Piom­bi­no, la Direzione Marit­ti­ma di Livorno, l’Au­torità di Sis­tema Por­tuale di Livorno, il Coman­do Cara­binieri per la tutela del­la bio­di­ver­sità, e le soci­età e gli impren­di­tori coin­volti.
Per con­seguire pien­amente le final­ità di tutela ambi­en­tale  è risul­ta­to impor­tante anche l’im­peg­no del­la soci­età Sales spa di Campiglia Marit­ti­ma e del­la soci­età Piom­bi­no Indus­trie Marit­time (Pim), sen­za dimen­ti­care la parte­ci­pazione del­la soci­età Servizi Tec­ni­ci Marit­ti­mi Por­tu­ali (Stmp) srl del por­to di Piom­bi­no, che han­no garan­ti­to la nec­es­saria cor­nice di sicurez­za durante tutte le fasi oper­a­tive. Anche l’Au­torità di Sis­tema por­tuale di Livorno, Uffi­cio ter­ri­to­ri­ale por­tuale di Piom­bi­no, ha for­ni­to il nec­es­sario sup­por­to nel­la pre­dis­po­sizione delle com­p­lesse oper­azioni nel­l’am­bito por­tuale.

 

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