Nel corso delle ultime sei settimane delle 30 prestazioni diagnostiche soggette a monitoraggio dei tempi di attesa nessuna ha superato il 90% del rispetto dei tempi massimi regionali (prima fascia, colore verde scuro), 10 hanno superato l’80% (seconda fascia, verde chiaro), 10 il 70% (terza fascia colore giallo), sei il 60% (quarta fascia, colore arancione) e quattro hanno registrato un risultato inferiore al 60% (quinta fascia, colore rosso).
E’ quanto emerge da un monitoraggio dei dati dell’osservatorio regionale sui tempi di attesa effettuato dal portavoce dell’Opposizione in Consiglio regionale Marco Landi. Monitoraggio da cui è scaturita un’interrogazione urgente — a cui darà risposta l’assessore alla Sanità Simone Bezzini nel corso della seduta di domani – in cui si chiede conto del peggioramento dei tempi di attesa, della chiusura delle agende di prenotazione chiuse e dei problemi di accesso al portale di prenotazione tramite ricette dematerializzate.
“L’efficienza del sistema sanitario regionale si misura anche e soprattutto sul grado di soddisfazione dei pazienti. Le tantissime segnalazioni riportate ogni giorno dai media dovrebbero suonare come un campanello d’allarme, ma la sensazione è che la Regione sia sorda, o sia costretta a non sentirlo. I dati dimostrano che la capacità di risposta delle aziende sanitarie e ospedaliere alla domanda di salute dei cittadini sta peggiorando, probabilmente in ragione delle difficoltà di bilancio e di scarsità di personale. Seppur in emergenza, non possiamo permetterci di trascurare chi ha bisogno di una prestazione diagnostica o di una visita specialistica. Priorità che ho ribadito nella mia interrogazione, confidando in una risposta che non sia il solito sterile autocompiacimento, smentito dai cittadini stessi”, conclude Landi