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Al Pronto Soccorso a volte, non ci resta che.…pregare. Drammatico intervento nella riunione del 16 sulla sanità

Prob­a­bil­mente sarà questo l’ultimo mio inter­ven­to di quest’anno per dire delle neces­sità del­l’iso­la in fat­to di servizi san­i­tari noto­ri­a­mente car­en­ti e sem­pre di più in fat­to di organi­ci. L’El­ba da sem­pre non tro­va risposte adeguate da chi detiene il potere san­i­tario e purtrop­po la gente isolana si è qua­si abit­u­a­ta ad essere una per­ife­ria trascu­ra­ta anche per­ché, e soprat­tut­to la popo­lazione Elbana non riesce ad avere risposte valide ai pro­pri bisog­ni san­i­tari e fini­amo così per essere, in par­ti­co­lare in questo set­tore, cit­ta­di­ni ital­iani di serie B.

Le deci­sioni nelle stanze del potere ovvi­a­mente non ten­gono con­to pien­amente delle richi­este che noi del Comi­ta­to Elba Salute fac­ciamo da lus­tri, a par­tire dal­la famosa mar­cia dei 7 mila Elbani, la più grande man­i­fes­tazione di protes­ta real­iz­za­to nel­la sto­ria del­l’El­ba o qua­si, del 2012. Nel­la riu­nione sul­la san­ità del 16 novem­bre scor­so è inter­venu­ta anche una gio­vane dot­tores­sa del pron­to soc­cor­so, che è rius­ci­ta ad entrare nel cuore e nel­la mente di tut­ti quan­ti dicen­do, ripor­to in sin­te­si “Al pron­to soc­cor­so del­l’ospedale di san Roc­co a volte non ci res­ta che pre­gare. Spes­so un medico si tro­va solo, sen­za un aiu­to, men­tre è impeg­na­to a far fronte a pazi­en­ti in gravi con­dizioni di salute”. Una dram­mat­i­ca tes­ti­mo­ni­an­za del­la gio­vane dot­tores­sa del Pron­to Soc­cor­so che con le sue parole ha gela­to la sala affol­la­ta, si è espres­sa con tono di voce paca­to, fer­mo e deter­mi­na­to guardan­do in fac­cia le autorità, i sin­daci del­l’iso­la al tavo­lo e pre­sen­ti in sala e ver­ti­ci san­i­tari Region­ali e Azien­dali. Emerge quin­di un vis­su­to dram­mati­co, inac­cetta­bile che dipinge la realtà grave di una strut­tura fon­da­men­tale del servizio san­i­tario. Oggi è ridot­ta in tal modo con in servizio atti­vo Azien­dale la cita­ta dot­tores­sa e il respon­s­abile del Pron­to Soc­cor­so. Si trovano ad agire H24 in due in una situ­azione mas­sacrante, insosteni­bile e peri­colosa per i pazi­en­ti e per il medico stes­so in servizio. Dopo di lei ha par­la­to un suo col­le­ga che ha rib­a­di­to tali con­cetti dicen­do che il tem­po per trovare even­tu­ali soluzioni e ormai fini­to. Non è più pos­si­bile andare avan­ti con una situ­azione del genere. Tre medici del Ps han­no abban­do­na­to l’El­ba in otto­bre e questo è il risul­ta­to sul­l’iso­la in questo set­tore. In par­ti­co­lare è dif­fi­cile trovare sta­bil­ità di organi­ci e anche su questo bisogna inter­rog­a­r­si. Ai due medici al pron­to soc­cor­so si aggiun­gono, quan­do han­no fini­to il pro­prio turno di servizio sul­l’am­bu­lan­za, due medici del 118, e prob­a­bil­mente ci tro­vi­amo di fronte ad altri oper­a­tori san­i­tari che devono fare i mira­coli allun­gan­do oltre il dovu­to l’o­rario del pro­prio lavoro .

Altro dram­mati­co inter­ven­to è sta­to quel­lo di un ragaz­zo che ha chiesto spie­gazioni al tavo­lo delle autorità per sapere il moti­vo per cui gli è sta­to nega­ta l’assistenza domi­cil­iare alla pro­pria moglie mala­ta di SLA.

Io come altri siamo usci­ti dal De Laugi­er delusi dall’esito del­la riu­nione per­ché pri­ma dell’inizio del con­fron­to pomerid­i­ano in pro­gram­ma per le 14,30, già sape­va­mo come sarebbe anda­ta a finire la riu­nione per­ché alcu­ni gior­nali pre­sen­ti alla con­feren­za stam­pa delle 13 han­no pub­bli­ca­to le inter­viste del­la con­feren­za stam­pa delle 13. Che ingenui siamo sta­ti, erava­mo tut­ti convi­ti che quel­lo che si dis­cute­va nel­la riu­nione del pomerig­gio incidesse sulle future scelte politiche e san­i­tarie Elbane.

In quel 2012 che ho ricorda­to, alla sala del­la Provin­cia, l’allora Pres­i­dente del­la Con­feren­za dei Sin­daci sin­da­co Peria, pretese dall’ Asses­sore Regionale alla salute Dr. Mar­roni, in una riu­nione pub­bli­ca diret­ta e uni­ca, un impeg­no scrit­to sulle riven­di­cazioni fat­te a nome di tut­ta l’El­ba e fu com­pi­la­to un crono pro­gram­ma, sot­to­scrit­to da tut­ti. Questo è il gius­to meto­do di agire per ottenere quel­lo che si con­cor­da e si sot­to­scrive.

Comunque ques­ta riu­nione è servi­ta per capire molte cose del­la polit­i­ca Azien­dale e Regionale che nes­suno all’Elba con­trasta. Da questo 16 novem­bre, con­clu­do, a mio parere, potrà venir fuori quan­to segue. (RIPETO, E’ UN MIO PERSONALE PRONOSTICO) Sarà con­ces­so un medico al Ps. e tut­to resterà così speran­do di non vedere altre migrazioni di per­son­ale san­i­tario che las­cia l’iso­la. Per quest’anno, con qualche scusa, non aprirà l’ospedale di Comu­nità; toglier­an­no i medici dalle ambu­lanze; le guardie mediche saran­no dei bei ricor­di da rac­con­tare ai nipoti; tro­ver­an­no scuse di fat­tibil­ità per la ter­apia sub inten­si­va; daran­no alla Med­i­c­i­na la ges­tione del pron­to soc­cor­so come han­no fat­to per la Dial­isi, così si toglier­an­no le castagne dal fuo­co. Resterà qua­si una sola cor­sia per i ricoverati dei vari servizi e inter­ven­ti alla per­sona in una ammuc­chi­a­ta uni­ca com’è ora. Se si avesse bisog­no di un artro­scopia al ginoc­chio si deve aspettare che pas­si uno spe­cial­ista orto­pe­di­co dall’Elba; avre­mo sem­pre la radi­olo­gia e molti ambu­la­tori strana­mente chiusi; la cam­era iper­bar­i­ca sarà sem­pre un ogget­to mis­te­rioso come la nuo­va TAC e la nuo­va attrez­zatu­ra per le mam­mo­grafie. E se a qual­cuno neces­si­ta una sedu­ta di fisioter­apia o riabil­i­tazione si deve riv­ol­gere forse a Dio o al pri­va­to se si han­no le disponi­bil­ità eco­nomiche, per­ché alla strut­tura ASL di S. Gio­van­ni è qua­si impos­si­bile avere un trat­ta­men­to o sapere a chi chieder­lo. Buona san­ità a tut­ti

Francesco Semer­aro
(Comi­ta­to Elba Salute)

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