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Manchette di prima

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Manchette di prima

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Addì 12 novembre Anno Domini 2021: de profundis per il canile comprensoriale (a voi la scelta della punteggiatura…)

Ricorre oggi il pri­mo anniver­sario del­la revo­ca da parte del­la Fon­dazione Bastet del finanzi­a­men­to per la real­iz­zazione del canile e gat­tile com­pren­so­ri­ale con annes­sa clin­i­ca vet­eri­nar­ia H24. Infat­ti, pro­prio il 12 novem­bre 2020 il legale del­la Fon­dazione comu­ni­ca­va al Comune di Capo­liv­eri  la volon­tà del­la pro­pria assis­ti­ta di riti­rare la pro­pos­ta di finanzi­a­men­to per 600.000 euro.
Vogliamo ricor­dare e com­mem­o­rare ques­ta data come emblem­at­i­ca del totale dis­in­ter­esse delle ammin­is­trazioni comu­nali elbane che, dopo un iter buro­crati­co ele­fan­ti­a­co, avvi­a­to nel lon­tano 2016 con la deci­sione del­la con­feren­za dei sin­daci di cos­ti­tuire la ges­tione asso­ci­a­ta del canile com­pren­so­ri­ale, ha por­ta­to alla perdi­ta del finanzi­a­men­to pri­va­to, alla quale, a nos­tro parere, ha con­tribuito anche il lavoro sot­ter­ra­neo di sogget­ti con inter­es­si occul­ti e diver­gen­ti.
Anco­ra oggi non abbi­amo alcu­na strut­tura deg­na di essere con­sid­er­a­ta un canile, nep­pure san­i­tario, anco­ra oggi se un ani­male si sente male di notte o nei fes­tivi man­ca qual­si­asi certez­za che pos­sa trovare assis­ten­za vet­eri­nar­ia sull’Elba, anco­ra oggi, dal mese di mar­zo 2021, siamo in atte­sa di sapere se la Regione Toscana sarà disponi­bile a coprire almeno una parte dei 600.000 euro man­can­ti.
Nel frat­tem­po, il Comune di Capo­liv­eri, che riveste il ruo­lo di Capofi­la del­la Ges­tione asso­ci­a­ta per la real­iz­zazione del Canile/Gattile com­pren­so­ri­ale e pron­to soc­cor­so vet­eri­nario H24, ha stip­u­la­to con ENPA Iso­la d’Elba una Con­ven­zione per la ges­tione degli ani­mali vagan­ti per il tri­en­nio 2021- 2023, per cui evi­den­te­mente dovre­mo atten­dere e penare anco­ra per lun­go tem­po pri­ma di vedere real­iz­za­to il prog­et­to com­pren­so­ri­ale.
A par­tire da giug­no 2020, la mag­gio­ran­za dei Comu­ni elbani ha stip­u­la­to Con­ven­zioni per la tutela degli ani­mali del pro­prio ter­ri­to­rio con ENPA Iso­la d’Elba: Mar­ciana (1000 euro annui), Rio (10.000 euro annui), Cam­po nell’Elba (max 6000 euro fino a giug­no 2022) e, da ulti­mo, Capo­liv­eri per 12.950 euro all’anno. Se è apprez­z­abile la pre­sa di coscien­za sul tema e la mag­giore sen­si­bil­ità, non è invece con­di­vis­i­bile il meto­do scel­to, pri­vo di pub­blic­ità, con­fron­to e trasparen­za.
Si trat­ta di impor­ti in alcu­ni casi ril­e­van­ti, almeno se rap­por­tati alle somme spese o ero­gate a tito­lo di con­trib­u­to negli anni prece­den­ti per le medes­ime final­ità e tali Con­ven­zioni sono state stip­u­late tutte tramite affi­da­men­to diret­to, sen­za alcun coin­vol­gi­men­to o inter­pel­lo delle altre Asso­ci­azioni pre­sen­ti sul ter­ri­to­rio, sul­la base di pro­poste acquisi­ti esclu­si­va­mente dall’ENPA. Inoltre, in alcune di queste Con­ven­zioni si prevede l’erogazione delle somme sen­za nep­pure una ren­di­con­tazione dell’attività svol­ta o, addirit­tura, a pre­scindere dal­la dimostrazione delle spese effet­ti­va­mente
sostenute sul ter­ri­to­rio.
La man­can­za di trasparen­za è arriva­ta, in alcu­ni casi, all’ostruzionismo di fronte alle nos­tre richi­este di acces­so civi­co gen­er­al­iz­za­to.
Il Comune di Capo­liv­eri, in mer­i­to alla richi­es­ta di copia del “pre­ven­ti­vo” ENPA richiam­a­to nel­la delib­era di approvazione del­la Con­ven­zione, ha ritenu­to oppor­tuno dap­pri­ma appli­care la pro­ce­du­ra per la tutela del­la pri­va­cy, costrin­gen­do­ci suc­ces­si­va­mente, a causa del man­ca­to riscon­tro alla nos­tra richi­es­ta, a fare ulte­ri­ore istan­za al Respon­s­abile del­la pre­ven­zione del­la cor­ruzione e trasparen­za; men­tre Cam­po ci ha invi­a­to soltan­to la Delib­era del Con­siglio comu­nale, dicen­do di fare ulte­ri­ore richi­es­ta alla Polizia Munic­i­pale con la speci­fi­ca degli atti di inter­esse; chissà, forse non era chiaro cosa si inten­desse per “ogni atto ad essa rel­a­ti­vo, pre­sup­pos­to e/o con­seguente (es. cor­rispon­den­za, relazioni, liq­uidazioni)”?
Nelle sopra citate Con­ven­zioni si prevede il trasfer­i­men­to dei cani vagan­ti a canili del con­ti­nente e per tale servizio, comunque, i Comu­ni dovran­no sob­bar­car­si ulte­ri­ori costi di man­ten­i­men­to pres­so le strut­ture in ques­tione. Tale soluzione rap­p­re­sen­ta un mero pal­lia­ti­vo e res­ta legit­ti­ma solo se prat­i­ca­ta “ in via tem­po­ranea ” come sta­bilisce la nor­ma­ti­va, anche se noi sti­amo andan­do avan­ti da anni con questo meto­do e sarebbe forse il caso di far­la fini­ta.
​Ques­ta soluzione non risolve, in ogni caso, la man­can­za di una clin­i­ca vet­eri­nar­ia H24 sull’Isola, men­tre con la real­iz­zazione del canile sarebbe garan­ti­ta la pre­sen­za di una strut­tura vet­eri­nar­ia in gra­do di fornire un inter­ven­to nelle situ­azioni di urgen­za che purtrop­po con­tin­u­ano a ver­i­fi­car­si per ani­mali di res­i­den­ti e tur­isti. Ad oggi, tra l’altro, è sot­to gli occhi di tut­ti il fal­li­men­to dell’ennesimo ten­ta­ti­vo di atti­vare un servizio di reperi­bil­ità.
A chi gio­va dunque ques­ta situ­azione? Sicu­ra­mente non agli ani­mali, ma nul­la è cam­bi­a­to rispet­to ad un anno fa e il silen­zio assor­dante dei nos­tri Comu­ni è la triste con­fer­ma che il ven­to non è cam­bi­a­to affat­to.
Ani­mal Project Onlus

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