L’imponente complesso fortilizio a cui è dedicato questo saggio venne costruito, per volontà di Filippo III, Re di Spagna, agli inizi del XVII Secolo, per potenziare il sistema difensivo costiero dello «Stato dei Presidi» e monitorare i traffici nell’Alto Tirreno.
Una vera e propria cittadella capace di ospitare, oltre alla popolazione civile, più di 2.000 soldati, la cui “vita” si alterna a violenti assedi e ad avvicendamenti di potere, la cui eco entra pian piano tra le pagine della “Grande Storia”.
Le originarie funzioni di avvistamento e difesa furono svolte fino alla metà dell’Ottocento, quando la struttura militare fu convertita in carcere (1890), nella tristemente famosa «Cayenna del Mediterraneo»: un legame simbiotico, dunque, che lega il paese e la “sua” Fortezza da più di quattro secoli.
Fabrizio Grazioso, 25 anni, vive a Porto Azzurro. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso l’Università ‘La Sapienza’ di Roma in «Storia, Antropologia e Religioni», con curriculum in Storia Moderna e Contemporanea. Presidente del Consiglio Comunale di Porto Azzurro con delega alla Cultura e Presidente dell’Associazione ‘Comitato Opera San Giacomo – Onlus’, per la conservazione del Patrimonio storico locale, ha già pubblicato Solo il rumore del mare — Porto Azzurro: storie, memorie e aneddoti (Ed. Il Foglio, 2015) e Idillio Longonese (Pacini, 2018).