L’intervento pubblicato a firma del Comitato Elba Salute e dell’Associazione Elba Sanità mette in luce una situazione sconcertante che vede la nostra isola vittima non solo di una indiscussa indifferenza alle esigenze dei suoi cittadini, ma anche una carenza di gestione del problema sanitario che indigna per la sua gravità.
Il sempre più imperante silenzio delle istituzioni diviene infatti incomprensibile quando in ballo ci sono i nostri diritti primari.
Siamo tutti sinceramente stanchi di una politica della “presa d’atto” che si limita a raccontare senza rivendicare, a giustificare fino talvolta ad avvallare scelte che mettono in discussione la vita dei propri cittadini.
Non c’è bisogno di una politica urlata ma di una politica consapevole e informata capace di sostenere scelte amministrative diverse e di affermare in modo chiaro che ci sono partite per le quali i bilanci vanno cambiati e le scelte fatte con coraggio.
La prevenzione in particolare è l’unica chiave che possa conciliare la tutela della salute ed il contenimento della spesa pubblica… perché depotenziare uno strumento essenziale in una visione coerente della sanità?
Sono logiche che la buona fede non intuisce lasciando purtroppo spazio ad interpretazioni poco edificanti sia per chi le esercita che per chi non le contrasta adeguatamente.
In un congiuntura mondiale e nazionale alle prese con la pandemia sono cambiate le stesse filosofie amministrative privilegiando prevenzione e dislocazione territoriale dei punti di contatto. Siamo non solo fuori dalla politica sanitaria regionale ma anche dai tempi.