Il nostro amico Fulvio, nel suo girovagare Elbano, ha scovato a Portoferraio, più precisamente alla spiaggia delle Ghiaie, da cui si gode un bellissimo panorama in una splendida giornata di sole, un raduno di auto storiche.
Non ha saputo resistere ed ha chiesto informazioni.
Vuoi per l’ aspetto bonario e rassicurante, vuoi per la parlantina sciolta, fatto sta che il buon Fulvio ha conquistato tutti e in men che non si dica si è trovato seduto al tavolo del Ristorante Pizzeria Le Sirene in compagnia del vertice associativo del “Topolino Club di Livorno Auto e Moto Storiche” che cura e organizza il raduno ELBA AUTO DAYS arrivata quest’ anno alla sua Sesta Edizione.
Con il nostro Fulvio c’era anche il Comandante dei Vigili Urbani di Portoferraio Alessandro Farina e la sua signora, il Presidente del Club Carlo Giusti e signora, ed il Segretario Sig. Biancalani Luigi
Il Presidente Carlo Giusti oltre ad illustrarci la manifestazione odierna, ci ha raccontato anche alcuni particolari funzionali della loro associazione.
Presidente ogni quanto svolgete questo raduno?
Quest’ anno è il sesto anno che svogliamo il raduno di auto d’epoca, o meglio diciamo che si svolge ogni 4 anni quindi possiamo dire, aggiunge ridendo, che questa potrebbe essere considerata come l’ edizione del venticinquennale.
Quando nasce e come il vostro Club?
La fondazione del Club nasce nel 1980, e la nascita si deve a Cinque appassionati proprietari di una Topolino prima, seconda e terza serie e via via il club si è sviluppato fino a comprendere circa ottocento vetture di tutte le marche sia italiane che estere.
Ad oggi siamo circa duecento cinquanta Soci e questo richiede un grande impegno da parte di quelle persone che volontariamente si dedicano alla vita associativa.
Oltre ad organizzare questo raduno, di cosa si occupa il vostro club?
Il Club è riconosciuto dalla Federazione ASI e tramite noi viene richiesto, per le vetture che hanno compiuto i venti anni dalla data di costruzione, il CRS che sarebbe il Certificato di Rilevanza Storica.
Quali sono i passaggi che deve compiere un proprietario d’ auto d’ epoca per arrivare a questo certificato?
A seguito della richiesta, un nostro commissario tecnico esprime parere favorevole a condizione che alla vettura da controllare non siano state apportate modifiche sostanziali.
Poi successivamente sé il proprietario del mezzo intende rafforzarne la storicità potrà procedere a chiedere il Certificato di Identità ‚conosciuto anche come Targa Oro, ed allora dovrà produrre una maggiore e più dettagliate documentazione comprensiva tra l’altro di una serie di foto, del tipo delle vernici,delle cromature.
Tutto ciò verrà visionato ed inviato a Torino, e di concerto verranno fissati gli appuntamenti denominati “sedute” dove un equipe composta da dieci commissari e funzionari faranno delle attente valutazioni fino ad arrivare al tipo di vite che
era usata in origine.
Inoltre avendo tutti i cataloghi di produzione di ogni singola autovettura, possono riscontrare tutti i numeri di telaio e sapere in quel determinato anno quale fosse il colore di vernice usata.
Ovviamente questo grande impegno, una volta superato darà un valore aggiunto alla vettura.
Ci perdoni la curiosità, e sé la vettura avesse necessità di mezzi di segnalazione e di mezzi di sicurezza, come si comporterà la Commissione?
Ogni adeguamento richiesto dal Codice della Strada non verrà considerato come una modifica.
Per esempio i pneumatici in passato, erano catalogati in pollici, mentre ora sono tutti i millimetri quindi si potranno montare su una macchina storica, purché la misura sia corrispondente; alla stessa stregua degli specchietti laterali retrovisori che una volta non c’erano mentre adesso sono obbligatori.
E sé necessario, è anche ammesso un piccolo foro per posizionare ad esempio, un indicatore laterale di posizione; ovviamente sarebbe per meglio non forare nulla ed usare tutto ciò che,per l’uso, si possa aggrappare alla carrozzeria.
Avere un’ auto storica comporta sicuramente un grande impegno e delle spese da sostenere, ci sono agevolazioni per chi ne possiede una?
Ci sono sostegni fiscali o agevolazioni per le macchine o moto che sono stati costruite da almeno venti e/o trent’ anni.
Con il CRS c’è una riduzione della tassa di proprietà del cinquanta percento, previo però, l’inserimento sul
Certificato sulla carta di circolazione, da effettuare presso i locali uffici della Motorizzazione in modo tale che sia di conoscenza anche agli uffici dell’ ACI per procedere ‚quando necessario, alle riduzioni del costo del bollo.
Altro vantaggio per i mezzi costruiti da minimo di trenta anni è che se le vetture stanno ferme, possono sospendere il pagamento del bollo.
Anche sulle assicurazioni ci sono delle agevolazioni, distinguendone l’uso esclusivo di partecipazione a raduni o uso quotidiano. È bene ricordare anche che i mezzi d’epoca sono sottoposti a revisione biennale.
L’ Edicola, rinnova i complimenti per la riuscita della manifestazione e ringrazia il Presidente per quanto ci ha raccontato, e soprattutto della gentilezza Sua e dei suoi Collaboratori e Commensali.
Veramente una piacevole ed utile chiaccherata.
Fulvio Di Pietro