Incompetenza, negligenza e presunzione (a parer mio) sono la causa della morte prematura del mio amato cane! Sembra impossibile detta cosi ma purtroppo e’ tutto vero…E’ successo nella settimana di Ferragosto: Oscar, il mio fedele amico, uno splendido Akita di neanche 8 anni la mattina del 12 Agosto ha improvvisamente manifestato dolori addominali e debolezza sulle zampe dietro. Ho subito portato il cane dal veterinario (che chiamerò “Dottor. X”) dove era in cura da diversi anni e lì e’ iniziata la mia odissea… Da una prima visita il “Dr. X” mi dice che Oscar è affetto da una –non ben precisata- malattia degenerativa delle ossa che puo’ manifestarsi su cani di quell’eta’; mi prescrive, pertanto, una serie di medicinali da prendere in farmacia nonché integratori da acquistare direttamente presso il suo studio. Eseguo. Ciò nonostante insisto affinché sia eseguito anche un prelievo del sangue per valutare lo stato di salute (…ma io non sono un medico…), che in effetti viene subito effettuato, dopo di che, al termine della visita, mi viene detto che i risultati degli esami sarebbero stati pronti solo dopo qualche giorno e che nel frattempo avrei dovuto subito cominciare la cura suggerita, costi: 180 Euro per il prelievo + la visita + gli integratori + farmaci prescritti.… una bella cifra che, tuttavia, spendo ben volentieri per il mio Oscar. Il pomeriggio dello stesso giorno vengo contattato dallo studio medico del “Dr. X” il quale mi riferisce che, da un primo esame sommario del sangue eseguito direttamente nel suo laboratorio, l’emocromo del cane e’ sotto i livelli di guardia e potrebbe essere a rischio di trasfusione. Da quel momento sono assalito dai dubbi: … cosa c’entra l’eventuale malattia degenerativa delle ossa diagnosticata con l’emocromo basso e la trasfusione? Comincio, allora, a fare le prime domande al “dottor X” del tipo: “ Oscar è grave? Devo preoccuparmi? Emocromo e patologia articolare sono correlate?”. Da lì percepisco i primi segnali di perplessità del Dr. X che, tuttavia, cambiando radicalmente patologia, mi dice che il cane potrebbe avere un’ infezione interna dovuta a chissa’ cosa e che questo potrebbe influire sui livelli dell’ emocromo. Mi prescrive, allora, altri farmaci da acquistare presso il suo piccolo negozio (allestito in studio) ed io eseguo senza battere ciglio … sono disperato: Oscar sta male e ancora non mi viene detto alcunché di preciso sulla sua patologia (e intanto il tempo passa…). Il Dottor X, però, mi precisa di non preoccuparmi e di continuare a fare tutte le cure prescritte e di tornare la mattina di Sabato 14 Agosto (ovvero 2 giorni dopo) per controllare il livello dell’emocromo. Inutile sottolineare che ho trascorso 2 giorni d’inferno nella totale impotenza: Oscar e’ stanco, esce a fatica, lo imbottisco di farmaci ma finalmente arriva la mattina del 14; vado alla nuova visita e il Dr. X controlla l’ emocromo e mi riferisce che, probabilmente, non c’e’ nessuna malattia alle ossa.… Ma come? proprio lui mi ha prescritto una cura dopo la prima visita! In ogni caso il 14 agosto l’emocromo risulta leggermente alzato e il Dr. X, soddisfatto, mi dice che la cura “funziona” anche se il cane sta visibilmente male. Di nuovo chiedo “E’ grave? Devo preoccuparmi? Da cosa dipende?” ma le risposte sono sempre le medesime e vaghe…l’unica cosa che ottengo con le mie domande è quella di eseguire un’ecografia all’addome di Oscar. Così il Dr X, dapprima in modo maldestro, procede all’esame non tosando il cane sotto la pancia (ed infatti non si vede niente) poi, accettando di dedicargli un minimo di tempo, gli rasa una piccola parte di pelo e lì comincia a vedere qualcosa.…”delle macchie scure” dice lui, forse tracce di sangue che confermerebbero la tesi di una emorragia interna,forse un tumore al fegato…: sono disperato e in preda al panico. Ciò nonostante il Dottor X, alle h. 12 del 14 Agosto, anziché approfondire le origini delle macchie scure rilevate tramite eco e qualificate come “perdite ematiche” mi suggerisce di ritornare lunedì 16 agosto,(perche’ purtroppo i cani all’Elba nei festivi e prefestivi possono anche morire!) giorno in cui sarebbero arrivati, a suo dire, i risultati degli esami ematici effettuati nonché altro medico in grado di coadiuvarlo nella cura del mio cane. Questa visita si conclude con un “sono 55 Euro per l’ecografia” e con la rassicurazione che il mio Oscar non e’ in pericolo di vita anche se l’emocromo e’ ancora sotto i livelli normali. Più precisamente il Dr. X mi dice chiaramente di NON PREOCCUPARMI E DI CONTINUARE CON TUTTE LE TERAPIE PRESCRITTEMI. Seppur con tanti dubbi pago in silenzio: Oscar e’ troppo importante per me. Esco dallo studio stravolto…non riesco piu’ a credere al dott X… Malattia delle ossa-Emocromo basso con probabile perdita di sangue dovuta ad una infezione- ed ora sospetto tumore al fegato! Di mia iniziativa decido di contattare la clinica Melosi di Cecina per un appuntamento che mi fissano per Martedi 17; naturalmente mi chiedono che cosa ha il cane ma non so rispondergli… il Dr X, cambiando opinione, mi ha parlato di 3 o 4 diagnosi diverse e neanche correlate le une con le altre eccetto il suo ricorrente “potrebbe” . (portebbe esse quello potrebbe essere quell’altro…) L’unica cosa certa sono stati gli onorari corrisposti alla fine di ogni singola diagnosi, ecografia compresa e di cui ancor oggi mentre scrivo sono ancora in attesa delle relative immagini che sembrano sparite nel nulla! In ogni caso quelli della clinica mi dicono che se il cane non e’ in pericolo e non abbiamo una diagnosi certa possiamo fare intanto una visita generale. Lunedi 16 il “ dottor X” mi chiama e mi dice che l’esito degli esami è pessimo e che dobbiamo vederci per “programmare cosa fare”…naturalmente non gli credo piu’… adesso ho un appuntamento con dei veri professionisti! Arrivo a Cecina il 17 agosto con Oscar malandato ma che, nonostante tutto, scende dalla macchina sulle sue zampe; entriamo in clinica e lì eseguono subito una visita generale ma gia’ dai primi minuti i dottori appaiono preoccupati ed eseguono subito un’ ecografia. Posizioniamo Oscar sul tavolo e i medici, non appena appoggiato il manipolo dell’eco sul ventre del cane, iniziano a scambiarsi sguardi ben poco beneauguranti seguiti da segnali che non mi dimentichero’ mai: il cane e’ gravissimo, ha del sangue nel ventre e va immediatamente operato. Mi cedono le gambe, sto svenendo, lascio la mia compagna dentro con i dottori e scappo fuori. Ma come è’ possibile? Allora ERA grave! Esce la mia compagna, Oscar e’ gia’ in sala operatoria, i medici non hanno perso un secondo e lo operano immediatamente. Dopo circa mezz’ora mi richiamano dentro, Oscar si sta gia’ svegliando, mi guarda, mi inginocchio davanti a lui che cerca di alzarsi nonostante sia ancora assonnato dall’anestesia ma vedo che vuole salutarmi…poi arrivano i medici e mi riferiscono di aver tolto la milza (ormai a brandelli) e una massa attaccata alla milza (probabilmente un grosso tumore) precisandomi che il mio Oscar aveva almeno un litro di sangue in giro per il ventre. I medici della clinica mi dicono, però, che l’operazione e’ perfettamente riuscita, tutto e’ stato ripulito ma per 48 ore il cane sara’ in pericolo di vita visto le condizioni in cui e’ arrivato. Oscar viene poi ricoverato nella medesima clinica per il decorso post operatorio dove dovrà rimanere per i due giorni critici; i medici mi spiegano anche che la massa asportata perdeva sangue perche’ lacerata ( per questo il cane aveva l’emocromo basso) e che essendo la perdita minima ‑ma in corso gia’ da diversi giorni- il midollo del cane cercava di reagire facendo alzare il livello dell’emocromo come era stato rilevato con il primo prelievo il 12/08 e con il secondo prelievo il 14/08.… “Ma come”, dico io, “il “dottor X” non poteva eseguire esami approfonditi da subito? Poteva rilevare la patologia del mio cane?” I medici, a quel punto, mi guardano, alzano le spalle senza dirmi una parola: capisco. Poi mi precisano che il “dottor X “ avrebbe dovuto sapere che i sintomi principali di questi tumori alla milza nei cani (purtroppo frequenti) sono affaticamento delle zampe dietro, dolori addominali e debolezza! Ma allora perche’ non ha fatto subito un’ecografia a Oscar???? Perche’ abbiamo perso tempo con l’improbabile malattia delle ossa? Mi spiegano anche che il cane in tutti questi giorni poteva morire in un minuto se la massa si fosse rotta improvvisamente .. in casa, o quando lo portavo fuori per la pipi’ o addirittura nel viaggio verso la clinica…! Il mio amatissimo cane, purtroppo, e’ morto dopo circa 36 ore dall’operazione ma e’ riuscito a salutarmi il giorno dopo (quando sono ritornato a trovarlo) e a mangiare… il giorno 18, infatti, sono stato 2 ore con lui e tutto faceva pensare che ce la facesse ma, purtroppo, il suo fisico era ormai molto debilitato. E ancora, dopo la sua morte la mazzata finale: i medici della clinica mi precisano che se il cane fosse arrivato in tempo a Cecina, ovvero almeno due/3 giorni prima (il 14 agosto…), avrebbe superato al 99% l’operazione a cui, ovviamente, sarebbero seguite sedute di chemio e cure varie ma di certo lo avrei riportato a casa vivo e con un’aspettativa di vita di almeno un altro anno circa(questa e’ la vita media di un cane alla quale viene diagnosticato quel tipo di tumore). Insomma io e il mio Oscar avremmo trascorso insieme il suo ‘ottavo compleanno il 25 di Ottobre e sicuramente avremmo festeggiato con lui anche il Natale… per noi sarebbe stato importante condividere con lui anche quei pochi mesi in più e, invece cosi e’ andato via in 2 giorni per la negligenza di chi avrebbe dovuto eseguire una corretta diagnosi da subito data la frequenza di questa patologia nei cani. Oggi sono molte le domande a cui non so dare risposta e la prima è: come può un veterinario esercitare la professione se neanche dinanzi ad un’evidente emorragia addominale riscontra la gravità del caso???? Oscar e’ stato un cane fantastico, fondamentale per la nostra famiglia, ci manca da morire.… Non doveva finire così. Marcello Paoli