Se li avesse incontrati forse avrebbe sentito una qualche lamentela di troppo ma avrebbe sentito anche suggerimenti e proposte interessanti su come vive la sanità pubblica il popolo Elbano che forse è altra cosa di come gliela raccontano. Il suo predecessore Enrico Rossi non faceva mai mancare, in ogni sua venuta, un incontro con i cittadini. E’ vero molte volte il confronto era duro però era un giusto modo, per un Governatore; di rapportarsi per capire cosa realmente preoccupa i CONTRIBUENTI Elbani.
Presidente Giani, forse la sua linea politica non prevede spazi di ascolto diretti con i cittadini che vivono l’ansia di un continuo e drammatico smantellamento del proprio ospedale nei servizi e nei reparti al punto di renderlo una scatola vuota. Ci creda sfatiamo il fatto che mancano medici. Gli ambulatori anche se non visitano o visitano un ristrettissimo numero di utenti, hanno al loro interno quasi sempre gli stessi medici di prima del lockdown. Alla domanda perché non si visita a régime la risposta è sempre la stessa: “causa pandemia” Sembra quasi che all’Elba non si tenga conto dei decreti e normative regionali e statali del dopo Covid sulle riaperture dei servizi sanitari. A Cisanello puoi prenotare una visita o un esame diagnostico per qualsiasi periodo dell’anno. All’Elba anche un Decreto Legge Statale non viene applicato, (mentre se lo fa il cittadino comune finisce in carcere) il 44 del 1 aprile 2021 art. 4 vantando delle scusanti per colpe riferite alla Regione. La variante Delta deve far pensare.
Presidente Giani a lei e ai Sindaci volevano far conoscere le tre sofferenze di questo periodo anche se l’elenco delle criticità è lungo. Una di queste non meno importante è il trasporto sanitario.
1. Volevamo che fosse stato testimone alle assurde e snervanti attese ripetute quotidianamente ( e poi ci dicono di non andare spesso in ospedale per eventuali contagi) sotto i Gazebo (inverno e estate) di tantissime persone che per avere un appuntamento per una visita specialistica, un esame diagnostico o una radiografia, nutrono quotidianamente la speranza di una rinuncia nei 15 giorni a seguire. Si perché all’Elba oltre i 15 giorni stabiliti non si prenota più nulla. Quindi ti devi rivolgere al privato e se non hai soldi non ti curi. I privati godono per queste assurde norme voluto da qualcuno. Ci piacerebbe conoscerlo. Ce lo dica lei Presidente Giani.
2. Volevamo essere con lei quando ha visitato il Pronto Soccorso così avrebbe notato che quel giorno, come molti altri, la struttura esaurisce le barelle in dotazione perché sono occupate da persone che devono essere visitate e che poi, quasi sempre e nella maggioranza dei casi, queste persone hanno effettuato un accesso improprio. Signor Presidente, nei giorni a venire questi accessi impropri che tolgono la priorità a chi ne ha bisogno davvero e sottopongono il personale a un duro lavoro a loro non dovuto, aumenterà a dismisura con intasamenti gravi. Tutto questo grazie ai tagli alla sanità Elbana che ha cancellato dalla nostra isola le guardie mediche territoriali, la guardia medica turistica e che pur essendoci le risorse non dotate l’Isola di strutture territoriali di primo intervento come le “Case della Salute”
3. Il terzo problema se non il più importante è quello della soppressione, a nostro giudizio non per necessità ma per volere dell’Ospedale di Comunità. Quello che era un “fiore all’occhiello” della sanità Elbana ora è esiliato in un reparto dove si trovano persone con diverse patologie che per un nostro modesto parere non dovrebbero stare insieme. In quelle stanzette prestate all’Ospedale di Comunità, dove sono ricoverati pazienti fragili con patologie croniche diverse o dimessi da ospedali per acuti ma non in condizioni di poter essere adeguatamente assistiti a casa o presso famigliari, trovano posto anche malati terminali seguiti dalla Cure Palliative. Questi pazienti sono prossimi ad addormentarsi per sempre. Quando era operativo il reparto autonomo dedicato a “Ospedale di Comunità” negli ultimi giorni di vita avevano la possibilità e il sacrosanto diritto di avere assistenza e conforto continuo dai famigliari mentre ora in queste stanzette di fortuna può entrare solo un famigliare e per pochi minuti. Signor Presidente secondo lei questa è UMANITA’? Chi non vorrebbe avere vicino prima di morire moglie, figli e nipoti tutti insieme per un ultimo sguardo e un forzato sorriso? PERCHE’ NEGATE QUESTO??? Il reparto dedicato è pronto però chi deve autorizzare è silente o assente oppure ha altro da fare che non preoccuparsi di chi soffre veramente e che forse ha poco tempo da vivere.
Presidente molti di noi l’hanno votato perché speravano in lei, nella sua preparazione e nella sua umanità e mai avrebbero pensato che li tenesse distanziati quando viene a casa loro.
Comitato Elba Salute.
(Francesco Semeraro)