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Revocata l’ordinanza di interdizione all’accesso nelle aree di nidificazione del falco pescatore a Capraia Isola

Il Pres­i­dente del Par­co nazionale Arcipela­go Toscano, Giampiero Sam­muri, ha emes­so l’ordinanza n.3 del 22 giug­no 2021 con cui revo­ca le mis­ure di inter­dizione a tutela del­la schiusa delle uova di Fal­co pesca­tore all’Iso­la di Capra­ia

L’ ordi­nan­za in vig­ore dal­la data odier­na elim­i­na il divi­eto di acces­so all’area del­la nid­i­fi­cazione che ave­va inter­es­sato il trat­to di mare com­pre­so tra Pun­ta del Recisel­lo a nord, e Pun­ta del­la del Fon­do a sud, nel­la cos­ta occi­den­tale dell’Isola di Capra­ia, già clas­si­fi­ca­to come zona MB ristret­ta.

Si alle­ga il testo inte­grale dell’ordinanza e la comu­ni­cazione del Pres­i­dente Sam­muri che spie­ga le ragioni del­la revo­ca.

Le uova di Fal­co pesca­tore nel nido di Capra­ia non si sono schiuse. Ovvi­a­mente dispi­ace, ma questo non can­cel­la il val­ore stra­or­di­nario del­la nid­i­fi­cazione del­la specie a oltre 90 anni dall’ultima accer­ta­ta (1927 Mon­te­cristo).

Le cause dell’insuccesso pos­sono essere varie ed è dif­fi­cile avere delle certezze. Potrebbe essere che uno dei due indi­vidui del­la cop­pia sia gio­vane ed ines­per­to, come alcu­ni com­por­ta­men­ti che abbi­amo osser­va­to fareb­bero pen­sare. Ma, ad esem­pio, anche l’espertissima e con­sol­i­da­ta cop­pia del par­co del­la Marem­ma, quest’anno ha avu­to tre uova non schiuse, men­tre l’anno scor­so ave­va fat­to involare forse i due gio­vani più bel­li. tra gli oltre 50 che negli ulti­mi 10 anni abbi­amo inanel­la­to.

Quel­lo che è cer­to è che la nid­i­fi­cazione di Capra­ia ci fa ben sper­are per il prossi­mo anno, i 4 nidi attivi del­la specie a Capo cor­so (mezz’ora di volo per un fal­co pesca­tore) sono un otti­mo “ser­ba­toio” e sicu­ra­mente sare­mo più preparati ed atten­ti a mon­i­torare la situ­azione.
Ovvi­a­mente l’ordinanza di inter­dizione dell’area ver­rà revo­ca­ta, ora non ha moti­vo di esistere.
Con il grup­po di ricer­ca sul fal­co pesca­tore abbi­amo pas­sato gior­nate intere in osser­vazione e sopratut­to negli ulti­mi giorni sono pas­sate decine di imbar­cazioni nel­la zona e nes­suna di esse ha super­a­to le boe che delim­i­ta­vano l’area inter­det­ta alla nav­igazione.

Iden­ti­co riscon­tro ci han­no dato le tele­camere ed il report dei servizi che ha effet­tua­to la guardia costiera, che ringrazio per l’impegno e la col­lab­o­razione.
Vole­vo però ringraziare sen­ti­ta­mente gli abi­tan­ti di Capra­ia, per me è sta­to esaltante negli ulti­mi 2 mesi venire con fre­quen­za qua­si set­ti­manale e trovare tan­tis­sime per­sone che mi fer­ma­vano per stra­da, gestori di bar o ris­toran­ti, che mi doman­da­vano notizie, se le uova si era­no schiuse e come sta­vano i falchi.
Ed è anche la dimostrazione che il com­por­ta­men­to che ho sem­pre tenu­to in casi del genere è quel­lo gius­to. Non ha nes­sun sen­so tenere seg­re­ta una nid­i­fi­cazione impor­tante (cosa che poi comunque diven­terebbe il seg­re­to di pul­cinel­la), molto meglio comu­ni­care, spie­gare, coin­vol­gere.

Sono cer­to che se un’imbarcazione, prove­niente da chissà dove, avesse super­a­to le boe i pri­mi ad inter­venire, se in zona, sareb­bero sta­ti i capraiesi.
Sot­to questo aspet­to ques­ta è forse l’esperienza più bel­la da quan­do mi occupo di parchi e di con­ser­vazione del­la natu­ra (cioè da sem­pre) e che mi porterò sem­pre nel cuore.”

Giampiero Sam­muri

Foto Flavio Mon­ti 

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