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Manchette di prima

EDICOLA ELBANA SHOW

Quello che l'altri dovrebbero di'

Manchette di prima

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“Bottega Bernard”, un brand di abbigliamento di alta sartoria sostenibile, che affonda le sue radici nel cuore della Toscana. Vi aspettiamo per la diretta Giovedì 10 Giugno alle ore 21.00.

Come sapete a noi del­l’Edi­co­la Elbana ci gar­ba rac­con­tare delle sto­rie, quelle legate a per­sone che con la loro tena­cia e forza riescono a uscire da un momen­to più o meno dif­fi­cile del­la loro vita e trovare un nuo­vo sboc­co, una nuo­va prospet­ti­va a quel­lo che pri­ma pare­va il loro cam­mi­no felice­mente pre­des­ti­na­to e che per un brut­to scher­zo del des­ti­no cam­bia il cor­so delle cose.

Dare spazio alle loro “pic­cole” e “gran­di” riv­o­luzioni infonde sper­an­za e deter­mi­nazione a chi mag­a­ri deve fare quel pas­so per uscire dal pan­tano delle sab­bie mobili in cui si tro­va, uno scat­to di reni ver­so un nuo­vo per­cor­so, che sem­bra­va non arrivare.

Par­liamo di Annachiara Bernar­di, un’am­i­ca pisana del­l’Edi­co­la Elbana, lei ha una pas­sione che colti­va fin da pic­co­la, il nuo­to.

La sua pas­sione per questo sport è tal­mente forte che sop­por­ta gli allena­men­ti esten­u­an­ti con l’ob­bi­et­ti­vo di miglio­rar­si e in poco tem­po diven­ta un’atle­ta ago­nista e questo sen­za tralas­cia­re la scuo­la, dove viag­gia a gon­fie vele.

Pro­prio a una brac­cia­ta dal suo sog­no un serio infor­tu­nio la costringe ad abban­donare lo sport e sen­za demor­dere abbrac­cia la sua sec­on­da pas­sione, quel­la del­la moda, abbina­ta al suo amore per l’am­bi­ente, per­ché la tutela di ciò che ci cir­con­da parte anche da ogni gesto.

Nasce così nel 2021 “Bot­te­ga Bernard”, un brand di abbiglia­men­to di alta sar­to­ria sosteni­bile, che affon­da le sue radi­ci nel cuore del­la Toscana e sen­ti­amo cosa ha da rac­con­tar­ci Annachiara.

Ciao Annachiara, come nasce l’idea di un brand di abbiglia­men­to di nic­chia in un mon­do glob­al­iz­za­to dove le gran­di catene di abbiglia­men­to invadono il mer­ca­to sia online, che nei gran­di pun­ti ven­di­ta?

“L’idea nasce dal­la pas­sione che ho fin da pic­co­la per la moda, pas­sione che ho potu­to real­iz­zare solo da “adul­ta”, dal momen­to che ho nuo­ta­to prati­ca­mente da sem­pre, da quan­do ave­vo 5 anni fino a due anni fa, quan­do, un infor­tu­nio impor­tante mi ha costret­ta ad abban­donare lo sport.
Da ago­nista esper­ta dopo un breve peri­o­do di smar­ri­men­to, “ormai dota­ta di branchie ero sen­za acqua”, ho deciso di river­sare tut­ta la mia adren­a­li­na, nel­la mia sec­on­da pas­sione, la cre­ativ­ità o meglio la moda. La pas­sione se uni­ta alle com­pe­ten­ze e alla qual­ità può tran­quil­la­mente far­si stra­da anche in un mon­do glob­al­iz­za­to. Pro­prio gra­zie a inter­net pos­si­amo far conoscere la filosofia alla base del prog­et­to e dis­tinguer­ci dagli altri, pas­so dopo pas­so.”

 

Infat­ti, dice­vi nel­la pre­sen­tazione la filosofia alla base del prog­et­to, ce la spieghi?

“Un’idea nata per fare un pic­co­lo pas­so ver­so il cam­bi­a­men­to nel set­tore del­la moda, tornare alle orig­i­ni, quan­do i capi veni­vano fat­ti con lentez­za e sec­on­do le esi­gen­ze del cliente. Il tut­to però dove­va essere fat­to nel rispet­to di ciò che amo, la natu­ra, per cui Bot­te­ga agisce nel pieno rispet­to dell’ambiente. Ogni capo è real­iz­za­to a mano ed è riprodot­to in quan­tità lim­i­tate, ren­den­do­lo anco­ra più uni­co e per­son­ale, inoltre, viene real­iz­za­to al momen­to dell’ordine, questo ci per­me­tte di evitare scorte di tes­su­ti inuti­liz­za­ti che pos­sono trasfor­mar­si in rifiu­ti.
Mi occupo in pri­ma per­sona del­la scelta dei tes­su­ti, del­la loro prove­nien­za e del­l’u­ti­liz­zo delle materie prime, uniche nel loro genere come la cana­pa, il lino, orti­ca, bam­bù, cotone organ­i­co cer­ti­fi­ca­to, ma ricer­co anche tut­ti quei tes­su­ti che rimar­reb­bero inuti­liz­za­ti in qualche scaf­fale, i così det­ti “dead stock fab­rics” dan­do loro così una nuo­va vita.
Fino a poco tem­po fa non avrei mai immag­i­na­to quan­to lavoro fos­se dietro ad un capo, idea, prog­et­tazione, taglio, assem­blag­gio dei pezzi, cura del par­ti­co­lare, la scelta dei mate­ri­ali per effet­tuare una con­fezione, pack­ag­ing.
Tut­to questo tradot­to in ore ed ore di lavoro, ma quan­do vedo un capo ter­mi­na­to, ogni vol­ta per me è un’e­mozione. “L’abbiamo fat­to noi! “, pen­so. Poi aspet­to con ansia il feed­back di chi ci ha dato fidu­cia e quan­do arriva…beh…penso…”woww!!”

 

Hai det­to “l’abbiamo fat­to”, quin­di non sei sola, come hai strut­tura­to l’azien­da?

“Io sono il motore di B.B., l’energia, ho real­iz­za­to per­sonal­mente il sito, sono la social media man­ag­er, la cus­tomer assis­tant, la con­tabile, colei che si occu­pa delle spedi­zioni! Sono coa­d­i­u­va­ta da altre due fig­ure essen­ziali: per pri­ma la “mano delle mie idee”, quel­la di una mia caris­si­ma ami­ca di infanzia che real­iz­za a mano con estrema pre­ci­sione e cura ogni capo; una vera artista del­l’a­go e del filo, anche lei con la mia stes­sa pas­sione che ha colti­va­to con degli stu­di speci­fi­ci del set­tore. Infine, ho al mio fian­co anche mio fratel­lo, che dota­to di buon gus­to e ricer­catez­za del par­ti­co­lare mi aiu­ta a selezionare capi maschili ed effet­tua tutte le nos­tre foto, che trovate nel sito www.bottegabernard.com e nel­la pag­i­na Face­book e su Insta­gram. Ovvi­a­mente noi siamo ai “bloc­chi di parten­za”, tan­to per uti­liz­zare un’e­spres­sione del nuo­to, abbi­amo anco­ra tan­to da impara­re e dob­bi­amo crearci uno spazio nel mon­do e non è sem­plice, soprat­tut­to per dei ragazzi, che stu­di­ano e lavo­ra­no. Ma sono abit­u­a­ta alla resilien­za e so che con impeg­no e lavoro costante e con­tin­uo ce la pos­si­amo fare.”

 

Come definiresti lo stile di Bot­te­ga Bernard?

“Il nos­tro è uno stile sem­plice, ver­sa­tile che non ha età e che può essere uti­liz­za­to in ogni occa­sione.
Le linee fres­che e min­i­mal­iste dei capi pro­posti da Bot­te­ga Bernard per­me­t­tono di creare uno stile durev­ole, per­son­al­iz­za­to e sen­za tem­po, come ho già det­to ogni capo è real­iz­za­to a mano ed è riprodot­to in quan­tità lim­i­tate, ren­den­do­lo anco­ra più uni­co e per­son­ale.”

 

Pri­ma di salutar­ci un’ ulti­ma curiosità, il Logo cosa rap­p­re­sen­ta?

“Ovvi­a­mente anche il nos­tro logo è in lin­ea con la nos­tra filosofia!
La Bot­te­ga è l’emblema dell’artigianato, è il luo­go di lavoro di un’artista.
Men­tre la mosca: sicu­ra­mente è un inset­to fas­tidioso, sporco e dis­tur­ba­tore, ma in realtà pochi san­no che ha un ruo­lo impor­tante per l’ambiente, in par­ti­co­lare con­tribuisce al proces­so di decom­po­sizione del mate­ri­ale organ­i­co.
Quin­di, in questo modo abbi­amo riva­l­u­ta­to un inset­to da noi tut­ti per­cepi­to come inutile e insignif­i­cante, e ne abbi­amo colto la sua valen­za pos­i­ti­va.”

Ti aspet­ti­amo per uno spe­ciale in serale dell’Edicola Elbana?

“Volen­tieri, così pos­si­amo spie­gare meglio il nos­tro lavoro e far­ci conoscere un po’ di più.”

Allo­ra decidi­amo subito per una diret­ta da fare Giovedì 10 Giug­no alle ore 21.00 sul­la pag­i­na Face­book del­l’Edi­co­la Elbana Show?

“Per­fet­to, ci tro­vi­amo Giovedì 10 Giug­no alle ore 21.00 per la diret­ta sul­la vos­tra pag­i­na Face­book”.

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