Noi comuni mortali definiamo un “caso” ciò che ci capita in maniera imprevista o fortuita, “è avvenuto per caso”, “a volte poi si dice il caso”, indipendente dalla sua natura benevola o malevola.
Poi però su alcune cose che avvengono ci soffermiamo a pensare, delle sensazioni particolari e all’apparenza irrazionali solleticano il pensiero, si insinuano nella parte più razionale e la sgretolano, scoprendo quella più vicina allo spirito, che suggerisce qualcosa che scavalca la ragione, “trascende” e per l’appunto conduce al trascendentale e in questo “caso” di cui andremo a raccontare si entra in questa sfera.
L’amico Paolo Calcara lo scorso anno inizia un nuovo progetto per quel contenitore umano di
Emozioni che è l’associazione Diversamente Sani. L’idea è di realizzare un video sulle note del fantastico brano di Franco Battiato “La cura” con nuove immagini affidate a Martina Burroni e un’interpretazione musicale richiesta ai musicisti Gaia Volpe, Gaetano Cavicchioli e Andrea Mosso.
A seguito poi delle limitazioni Covid, del Covid stesso preso da Paolo (giusto per non farsi mancare niente), i tempi si dilatano a dismisura e pare non si arrivi alla fine, che invece, guarda il “caso” (sempre lui), arriva proprio pochi giorni prima che il Maestro intraprenda il suo nuovo viaggio.
Quello che sa fare Paolo con le immagini lo sappiamo, c’ha il manico come si dice in gergo e lo si vede nel video sotto riportato, ma vi assicuro che riprendere musicalmente un pezzo come “La Cura”, fatto e rifatto in mille versioni, trite e ritrite e in cui ci si sono fatti del male parecchi Big della canzone è una cosa durissima e seria.
Gaia, Gaetano e Andrea hanno realizzato una versione personale, che “trascende” dal già sentito, un nuovo punto di vista con voce, chitarra acustica e chitarra suonata in steel guitar, che come un segno vi farà volare leggeri come in un sogno.
Sarà un “caso”, ma il “caso” magari è proprio il frutto di contrattempi che paiono dissonanze irrimediabili che per qualcosa di straordinario si armonizzano in perfette alchimie e tirano fuori un risultato così… da vedere e ascoltare con il cuore aperto e l’animo libero.
P.s. Forse non è un “caso” si tratti proprio di un pezzo del Maestro
Bravi