A sostegno dello sciopero nazionale indetto dai COBAS (Comitati di Base della Scuola) e dagli studenti contro la Didattica a Distanza, i cittadini elbani si mobilitano per portare l’attenzione sulla scuola, affinché una congrua parte del Recovery Fund sia riservata al rilancio della Scuola pubblica e per rivendicare il diritto dei nostri figli alla scuola in presenza.
24 marzo 2021 – In vista delle giornate di mobilitazione nazionale per la riapertura di tutte le scuole, la richiesta di interventi finanziari per migliorare la scuola pubblica e contro la didattica a distanza, è stato organizzato un
presidio sociale VENERDI 26 MARZO ore 10.00
a PORTOFERRAIO — Piazza Cavour
I cittadini scendono in piazza per chiedere una scuola migliore e si uniscono a tutti quei ragazzi italiani che, venerdì 26 marzo, sciopereranno contro la chiusura della scuola astenendosi alla DAD. Studi scientifici ed esperti sostengono che le scuole sono sicure e che gli studenti non sono un bacino di virus. I bambini infettano meno degli adulti, ma con le scuole chiuse pagano di più le misure di contenimento del virus.
Le motivazioni dello sciopero dei COBAS sono di impiegare una parte significativa del Recovery Plan per:
1) ridurre a 20 il numero massimo di alunni per classe e a 15 in presenza di alunni diversamente abili;
2) garantire la continuità didattica e la sicurezza, assumendo con concorsi per soli titoli i docenti con tre anni scolastici di servizio e gli ATA con 24 mesi;
3) massicci interventi nell’edilizia scolastica per avere spazi idonei ad una scuola in presenza e in sicurezza”
4) ) il mantenimento dell’apertura in presenza almeno al 50% nelle Superiori e totale negli altri ordini di scuola, a meno di lockdown generalizzati ed estesi a tutte le attività
Si invitano a partecipare tutti i sindaci elbani, gli assessori all’istruzione, i presidi di tutte le scuole, gli insegnanti, i genitori e gli studenti.
#SENZA SCUOLA NON CI SONO DIRITTI
#DimenticatiADistanza