“Elba zona bianca? ” Sarebbe auspicabile ma è davvero difficilmente realizzabile, il Governo non la riconoscerà mai ad una micro realtà come la nostra, senza dei provvedimenti specifici. Una boutade, quella del governatore Giani, che fa il pari con quella dei tamponi di massa che dovevano essere attuati ad inizio anno, e che invece hanno riguardato meno del 20% degli elbani”. Luigi Lanera, coordinatore elbano e membro del direttivo nazionale di Fratelli d’Italia, interviene sulla delicata questione che potrebbe avere grandi influenze sulla stagione turistica se attuata e praticabile.
“Dispiace che altre forze politiche del nostro schieramento – aggiunge Lanera – seguano Giani in queste uscite verbali estemporanee e prive di contenuti, mentre mai come oggi servono proposte di intervento chiare e precise. Una soluzione più realistica, per esempio, è quella proposta da Ruggero Barbetti, che ha ben analizzato nei particolari la realtà delle piccole isole italiane, che potrebbe coinvolgere ben sei regioni nella richiesta al Governo centrale di applicare ad ogni singola isola il nuovo sistema che mette insieme l’analisi del rischio, l’indice di riproduzione effettiva Rt del virus e l’incidenza settimanale dei casi per attribuirle un “colore” indicativo della situazione epidemiologica in quella singola località circoscritta dal mare e quindi facilmente controllabile. A quel punto tutto dipenderebbe dalle singole gestioni delle rispettive località”.
“Eppure su questo argomento avevo già fatto una proposta nello scorso mese di dicembre”, aggiunge Claudio de Santi, che ha da poco aderito a Fratelli d’Italia. “Come già detto allora – dice De Santi – tutto dipende dai controlli da fare a Piombino, a cominciare da tutte quelle persone che da pendolari gravitano sull’isola quotidianamente, magari partendo proprio da zone rosse. Purtroppo non bastano i comportamenti virtuosi degli elbani a circoscrivere il rischio, ma parallelamente all’incremento costante delle vaccinazioni assolutamente necessario per la popolazione residente (ad oggi non siamo neanche al 10%) serve ben altro per arrivare ad ottenere la cosiddetta “zona Bianca” e soprattutto a mantenerla. Lo dicono nel dettaglio proprio tre medici elbani che oggi scrivono a Giani su questo argomento: servono controlli severi all’imbarco di Piombino consentendo l’accesso ai non residenti solo a condizione che esibiscano un certificato di vaccinazione anti Covid o l’esito negativo di un tampone eseguito non oltre 48 ore precedenti. Una richiesta del genere – conclude De Santi – dovrebbe arrivare dal presidente della nostra conferenza dei Sindaci, ma tant’è”.