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Manchette di prima

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Manchette di prima

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Comune di Portoferraio: Turismo ed Elba, è necessario integrarsi con il sistema regionale e dotarsi di una nuova visione sistemica.

La sta­gione tur­is­ti­ca 2020 è sta­ta seg­na­ta dal­la pan­demia. Dif­fi­cile anal­iz­zare ed inter­pretare sta­tis­ti­ca­mente quan­to è avvenu­to, in par­ti­co­lare nel nos­tro ambito tur­is­ti­co, in base ai dati disponi­bili, questo per­ché le vari­anti introdotte dal fenom­e­no covid sono molte e sono molto legate alla sfera percetti­va dei con­suma­tori rispet­to al fare tur­is­mo.

I cam­bi­a­men­ti introdot­ti dal­la crisi san­i­taria ed eco­nom­i­ca nel set­tore avran­no riper­cus­sioni dirette sul fronte delle des­ti­nazioni: gli ori­en­ta­men­ti non si con­cen­tr­eran­no solo sulle mete eco­nomiche ma soprat­tut­to su quelle che garan­tis­cono gli stan­dard più alti. Il tur­is­mo subirà una trasfor­mazione e sec­on­do l’ultimo rap­por­to dell’UNWTO (l’organizzazione mon­di­ale del tur­is­mo) si evolverà attra­ver­so i seguen­ti trend: Viag­gi Slow, Sosteni­bil­ità e Ambi­ente, Viag­gi di prossim­ità, Well­ness, Smart work­ing.

L’esperienza inseg­na che le des­ti­nazioni che si sono ind­i­riz­zate ver­so l’innovazione basan­dosi su questi trend sono state in gra­do di pro­durre una cresci­ta sig­ni­fica­ti­va, di avere buone prospet­tive per fron­teggia­re la crisi e garan­tir­si la ripresa.

Il nos­tro ter­ri­to­rio insu­lare è un micro­cos­mo baci­a­to dal­la sorte per ric­chez­za nat­u­rale, cul­tur­ale e stor­i­ca; riflet­ti­amo esat­ta­mente la con­dizione del nos­tro paese: l’Italia è il pri­mo paese al mon­do per numero di siti Unesco, ma ci posizio­ni­amo solo all’ottavo pos­to nel­la clas­si­fi­ca glob­ale per com­pet­i­tiv­ità del set­tore.

Per quan­to riguar­da l’analisi dei dati del nos­tro ambito tur­is­ti­co la pri­ma mis­urazione che pos­si­amo fare è quel­la rel­a­ti­va ai flus­si derivan­ti dal con­trib­u­to di sbar­co, (Ges­tione Asso­ci­a­ta del Tur­is­mo) ed è evi­dente (come non potrebbe essere) che questi han­no subito una fles­sione per il lock­down (impos­si­bil­ità di muover­si e di fare tur­is­mo).
Sui dati degli sbarchi pesa, nat­u­ral­mente, anche l’assenza dei flus­si crocieris­ti­ci oltre alla nor­male ed ovvia dimin­uzione dei pas­sag­gi.
Altro aspet­to, non sec­on­dario, che è oppor­tuno ril­e­vare, è lega­to al fat­to che in ter­mi­ni di pre­sen­ze e di fat­tura­to (mag­a­ri speci­fi­co per alcune realtà azien­dali) il 2020 è sta­to un buon anno: le local­ità tur­is­tiche han­no reg­is­tra­to pre­sen­ze con­cen­trate nei mesi cal­di come non si vede­vano da anni.
E’ chiaro che han­no sof­fer­to molto le cit­tà d’arte e i cir­cuiti diver­si dal balenare, e in questo caso il calo si è reg­is­tra­to non solo in ter­mi­ni di pre­sen­ze assolute ma anche, dram­mati­ca­mente, in un calo dei fat­turati.
Il com­par­to tur­is­ti­co, e tut­to l’indotto col­le­ga­to, è quel­lo più col­pi­to dal­la pan­demia. Ma il nos­tro ter­ri­to­rio nel 2020 ha tenu­to abbas­tan­za bene. Ha tenu­to bene rispet­to alla con­dizione impos­ta dall’emergenza san­i­taria.
Pro­prio per questo è nec­es­sario ripen­sare rad­i­cal­mente la pro­gram­mazione tur­is­ti­ca. E’ nec­es­saria e impre­scindibile la rior­ga­niz­zazione del mar­ket­ing ter­ri­to­ri­ale e del­la comu­ni­cazione, per­ché le dinamiche sono total­mente cam­bi­ate. Per questo è oppor­tuno ripen­sare in ter­mi­ni sis­temi­ci tut­to il com­par­to lega­to alla nos­tra offer­ta tur­is­ti­ca sia in ter­mi­ni di prodot­to che di infra­strut­ture. E’ una sfi­da fat­ta di nuove visioni e nuovi approc­ci rispet­to ad un mon­do che è rad­i­cal­mente cam­bi­a­to. Ed è una sfi­da rispet­to alla quale tutte le isti­tuzioni si deb­bono mis­urare ed essere con­sapevoli che il futuro di questo ter­ri­to­rio inizia da una rin­no­va­ta visione e azione del­la Ges­tione Asso­ci­a­ta sul tur­is­mo.

Forse non si è ben com­pre­sa la por­ta­ta di quan­to introdot­to dal­la nuo­va legge sug­li ambiti tur­is­ti­ci e sulle modal­ità orga­niz­za­tive del tur­is­mo nel­la nos­tra regione.

Gli ambiti tur­is­ti­ci sono sta­ti isti­tu­iti ed han­no il com­pi­to di lavo­rare sul­la qual­i­fi­cazione dell’offerta tur­is­ti­ca del­la des­ti­nazione di rifer­i­men­to, attra­ver­so gli osser­va­tori tur­is­ti­ci di des­ti­nazione. La nos­tra GAT che gestisce il con­trib­u­to di sbar­co e negli ulti­mi anni si è occu­pa­ta di pro­mozione, deve rad­i­cal­mente cam­biare veste, mis­sion e strut­tura, anche per­ché le azioni pro­mozion­ali sono state accen­trate pres­so le agen­zie region­ali (Fon­dazione Sis­tema Toscana e Toscana Pro­mozione). Noi siamo par­ti­ti molto pre­co­ce­mente con la pro­mozione ma è nec­es­sario inte­grar­si con il sis­tema regionale e dotar­si di una nuo­va visione sis­tem­i­ca.

Ammin­is­trazione Comu­nale Porto­fer­raio

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