Frequento l’Elba da vent’anni ma, soltanto da circa 4 anni seguo, con passione alcune vicende dell’Isola,
Tra queste, il Dissalatore, essendo un sincero amante del Mare, in superficie ma ancora di più sotto di essa.
A tal riguardo ho avuto modo di seguire, via telefono, una famosa seduta nella Sala Consiliare di Porto Azzurro ed alcuni riunioni del Comitato per il NO al Dissalatore.
Leggendo ed informandomi ho visto che tanto, veramente tanto, è stato scritto e detto da Studiosi di Terra e di Mare e Tutti costoro hanno sempre rilevato la dannosità dell’impianto industriale.
Eppure non sono stati ascoltati e qualcuno, non adeguatamente informato per tempo si è mosso, purtroppo, con ritardo.
Inoltre, connesso al tema del dissalatore c’è anche il tema della condotta sottomarina, con tutti gli studi ed i suggerimenti per la sistemazione dell’attuale e la eventuale costruzione di una nuova in parallelo.
Ma su questo argomento c’è anche da tener presente che dall’altra parte, in continente, gli abitanti della Val di Cornia possano pensarla in senso favorevole ad uno sgancio dell’Elba, progressivo o ridotto della fornitura blu.
Ho letto anche che l’argomento Acqua è in discussione da almeno una decina anni e forse piu’ e che all’Elba, si discute, si propone, e ultimamente però ci si incazza e pure parecchio perchè il Dissalatore è arrivato al dunque.
Tanti i lavori e gli studi del genio umano di supporto all’autonomia idrica Elbana, tra i quali, quelli dei Sigg.ri Ing. Meneghin e del Geologo Campitelli tesi a dimostrare la fattibilità dell’autonomia idrica dell’Elba, senza sto popo’ di impianto industriale micidiale per il mare e non solo.
Ma la decisione era stata presa, e ai sensi della Legge Regionale 36 del 2011, sulle opere di Interesse Strategiche Regionale, con Decreto 12 aprile 2017 n. 4515 la Giunta Regionale Toscana ha stabilito le opere per la costruzione del Dissalatore a Mola.
E, a questa decisione, hanno peraltro, sorpreso, molto sorpreso, pure i pareri favorevoli al Dissalatore, che hanno dato sia LegaAmbiente il 28 luglio 2017 sia Italia Nostra il 3 luglio 2017, anche se poi ….
hanno invitato la popolazione a vigilare.Mentre il Parco Nazionale Arcipelago Toscano non ha potuto/dovuto esprimere un proprio parere perchè, ho letto, che l’ambito territoriale del Dissalatore è al di fuori della perimetrazione di sua competenza.
E questo fatto dovrebbe far riflettere su altri argomenti, ma non in questa sede.
E qui il Grande Albertone avrebbe detto:
e Tu, Popolo Elbano, ci stavi in Giunta Regionale, No!!! E allora cheVVOI ??
Mo l’hanno approvato e te lo tieni !!! o NO ???Scusatemi eeh, si fa per alleggerire un po’, una questione che in base agli sviluppi, sarà tremendamente catalogabile tra quelle fondamentali per il nostro presente e futuro.Ma se, invece che un certo menefreghismo di campanile, di cui mi viene detto, dovesse prendere forza e numeri, nella Popolazione Elbana, la VOLONTA’ di OPPORSI, allora, forse, ci potrebbe essere un unico rimedio, una dura e tenace lotta politica s’intende.
Tutte le Idee dell’opposizione al dissalatore dovranno essere condivise in modo politicamente trasversale.
Usare ogni eventuale appiglio normativo e/o legislativo Italiano, Europeo, Internazionale, sia a tutela del Territorio che del Mare.
Trovare un alleato anche in chi, oggi, si sia ricreduto su quanto fatto in passato ed abbia ben compreso quante tonnellate di salamoia saranno riversate nel mare del Lido di Capoliveri e, con le correnti marine, in tutto
il mare dell’Elba.
Si dovrebbero chiamare uno per uno i Rappresentanti Politici Locali, TUTTI, e chiedergli di usare TUTTE le Loro conoscenze per incidere sull’attuale Consiglio Regionale, affinchè riprenda in esame le potenzialità idriche dell’Isola, che in passato aveva trascurato, fino a che corregga il provvedimento legislativo precedente.Tanti sono gli interessi in ballo, politici, economici, di potere, oltre a tutto quanto ha girato e girerà intorno alla realizzazione del dissalatore e agli importi tariffari dell’acqua che, con il Dissalatore, tecnicamente aumenteranno, per poi ricadere sulla Popolazione Elbana.
I tempi sono stretti, strettissimi, figurarsi che ASA, dal suo punto di vista, in modo appropriato e in modo trasparente, ha già pubblicato ed indetto la gara di appalto per i lavori per un importo € 11.278.833,63 iva esclusa.
Ed attende i Responsi delle Ditte interessate entro il 15 marzo 2021, indicando la durata dei lavori in 790 giorni.
Ma, con le conoscenze che sono maturate nelle coscienze delle Persone, quelle stesse energie potranno essere indirizzate in modo decisamente più compatibile con l’ambiente, anche dalla stessa ASA.
E si auspica che una forte coscienza etica possa pervadere TUTTO il loro Personale Dirigente.
Chissà ?? In ogni modo, sarà dura, molto dura e comunque NON sarà inutile.
Fulvio Di Pietro