Ho provato ad aspettare, a riflettere ancora, ho promesso a me stesso di non gettare benzina sul fuoco ma parlare di canile e reperibilità è ormai diventata una storia infinita che parte da lontano, praticamente quando ho cominciato a fare questo mestiere, circa 22 anni fa, un disco che si incanta e riparte ma senti sempre la stessa canzone: ovviamente mi associo ai vari articoli usciti in questi giorni e non ritorno sulle tematiche già affrontate riguardanti le numerose e gravi inadempienze amministrative di questi anni, le continue promesse mai mantenute, i roboanti comunicati di inizio lavori e le innumerevoli riunioni piene solo di chiacchere e di pochi fatti. La riunione della GAT svoltasi ieri ha però interrotto il mio silenzio: apprendo dal comunicato dell’Ufficio stampa del comune di Capoliveri pubblicato ieri che è stato ottenuto “l’immediato consenso unanime all’attivazione della reperibilità veterinaria h24 (…) servizio che sarà sostenuto economicamente da tutti i comuni per dare risposte immediate al territorio”. La domanda che vorrei porre è questa: qualcuno degli amministratori presenti alla riunione si è preso la briga di parlare preventivamente con i veterinari operanti sul territorio elbano? Il sindaco Montagna ha sondato preventivamente la disponibilità e ha cercato di capire, insieme ai professionisti che poi dovranno svolgere il servizio, se e come programmare il servizio stesso? Direi di no. Ci siamo incontrati molte volte in passato, anche davanti al vice-prefetto, avevamo tentato di mettere sul tavolo disponibilità e impegno ma poi nulla è stato concluso. Queste riunioni risalgono al 2019: nel frattempo silenzio assoluto, adesso è bastato qualche articolo che ha riportato l’attenzione sul problema e si riunisce la Consulta dei Sindaci che dopo 18 anni di “niente”, in due ore di web conference risolve i problemi di canile e reperibilità. Direi che questo non può essere possibile e di sicuro il servizio di reperibilità non partirà finchè non si svolgerà un incontro in cui progettare possibilità, modalità e tempi. Il sostegno economico, di cui non conosciamo l’entità, non è mai stato il vero problema e non è stato il motivo per cui il servizio, che già era stato svolto in passato, si è interrotto. Mi compiaccio che i sindaci elbani siano coesi e abbiano trovato intese, che ritengano la costruzione del canile necessaria ma cosa intendono per “rapida realizzazione dell’opera”? Quante volte abbiamo sentito parole simili? I soldi della Fondazione ci sono oppure no? A me risulta di no, quindi come sarà possibile convincere chi ha già deciso di rinunciare? E come sarà possibile fare un progetto se questi soldi non fossero effettivamente disponibili? Quali saranno le prospettive future? I veterinari, e credo di parlare anche a nome dei colleghi che già in passato hanno dimostrato impegno e sensibilità per questi argomenti che ci toccano da vicino, sono e restano disponibili ma certamente non vogliono essere né diventare il capro espiatorio di un problema ben più complesso, e soprattutto gradirebbero essere consultati direttamente quando si parla di canile e reperibilità h24. Chiudo commentando in toto il comunicato stampa già sopracitato: è il momento dei fatti, non di parole accomodanti che offendono l’intelligenza degli elbani, non è più il tempo di promesse né di illusioni. Attendo a breve incontri o riunioni in cui parlare seriamente del nostro futuro e se davvero vogliamo creare una struttura degna del nome di canile e progettare, tutti insieme, un servizio reperibilità h24 efficace e duraturo. I Veterinari liberi professionisti sono aperti, come sempre, al dialogo ma sono anche professionisti liberi, di pensare, di decidere e di collaborare.
Michele Barsotti