Egregio Direttore Conti Alberto, è preoccupante leggere con quale leggerezza lei ha trattato il caso “Nottina” dell’ospedale di Portoferraio.Così come è inquietante e pericoloso per la sicurezza di noi utenti leggere che lei, come Dirigente, afferma quasi con vanto che negli ospedali che lei gestisce il medico del Pronto Soccorso è obbligato a fare 12 ore di lavoro serale e notturno continuativo da solo. LA STANCHEZZA è nemica della lucidità.
Dottor Conti, nella risposta al nostro Comitato Elba Salute lei afferma che un medico solo al P.S. dalle 20 alle 8 del giorno dopo (ricordiamo che sono 12 ore di lavoro continuativo che anche a stare seduti su una comoda poltrona verrebbe il sedere piatto) garantisce in piena sicurezza l’assistenza COVID e assistenza anche ad altri pazienti NO Covid. Dottore è sicuro di quello che afferma? sono pesanti queste affermazioni.
Lei da due date il 26 e 27 novembre dove gli assistiti al P.S. sono stati tali da giustificare la totale soppressione del servizio di 4 ore del medico di supporto serale e notturno. Perchè non ci parla di qualche sera dopo che per un COVID positivo ( a dire dei parenti che conosciamo) uno dei due medici di servizio ha impiegato ore per trovare dove trasferirlo mentre l’altro visitava e curava altre persone in attesa??? Dottore perchè non dice agli Elbani quanti Covid positivi sono stati trasferiti con grosse difficoltà (si parla di ore al telefono) per trovare un posto letto in altri ospedali dal 26/27 novembre ad oggi?
Dottor Conti, all’Elba non abbiamo un reparto COVID, non abbiamo una terapia intensiva dove far sostare un positivo COVID o altri pazienti, non abbiamo neanche più una medicina di alta intensità perchè avete deciso di fare lavori di ammodernamento proprio ora in piena pandemia e zona rossa. Così come non abbiamo reparti idonei, con letti a disposizione, dove poter subito ricoverare chi al P.S. aspetta un letto. Purtroppo lo aspetterà per molte ore intasando il P.S.
Dottor Conti, per nostra e vostra fortuna (ci creda più per vostra) all’Elba operano dei medici che all’occorrenza e senza Rianimazione salvano da un infarto, da un ictus, da un P.S. senza medici come è capitato poco tempo fa causa maltempo e navi ferme.
Per decidere il taglio di personale di una figura così importante per un punto di emergenza urgenza quale un P.S. insulare e in un periodo di pandemia senza essere attrezzati bisognerebbe vivere e lavorare in quel luogo almeno per un mese lasciando a casa confort e privilegi tipici di chi è sempre più lontano con la sua scrivania, da realtà di frontiera, spesso difficilissime, come l’isola d’Elba
Comitato Elba Salute.
(Francesco Semeraro)