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Dillo all’ Edicola: Area Marina Protetta.… Parliamoci

Buon­giorno a Tut­ti,
ho appe­na let­to l’ar­ti­co­lo rel­a­ti­vo ad Grup­po orga­niz­zatosi su Face­book che si ritro­va intorno al mot­to:
Tutela del mare Si, Area Mari­na Pro­tet­ta No.
Tale Orga­niz­zazione arric­chisce il dibat­ti­to che deve nec­es­sari­a­mente vedere parte­ci­pare più Per­sone ed Isti­tuzioni pos­si­bili.
In quan­to l’idea ed il Prog­et­to di isti­tuire un Aerea Mari­na Pro­tet­ta all’El­ba , con le dovute e dis­tinte Zon­azioni, è parte inte­grante di molti altri argo­men­ti che fan­no parte di un dibat­ti­to rel­a­ti­vo allo Svilup­po attuale, immi­nente e prossi­mo futuro, che si vuole per l’El­ba.
Ma tor­nan­do all’ar­go­men­to AMP
ho trova­to tra i vari arti­coli pub­bli­cati, una dichiarazione del Dott. Pietro Pao­lo d’Er­ri­co, già Pres­i­dente del­la Comu­nità del Par­co PNAT, in mer­i­to a quan­to già fat­to da alcune pas­sate Ammin­is­trazioni e che di segui­to ripor­to.

Dice d’Er­ri­co …“Ho pre­siedu­to la Comu­nità del Pnat dall’anno 2004 all’anno 2009.
Mi sono quin­di occu­pa­to di Amp, ded­i­can­do tem­po ed energie per rag­giun­gere l’o­bi­et­ti­vo di una pro­pos­ta di Amp il più pos­si­bile con­di­visa dal ter­ri­to­rio.
L’o­bi­et­ti­vo fu rag­giun­to e la pro­pos­ta fu pre­sen­ta­ta for­mal­mente al Min­is­tero del­l’Am­bi­ente, pre­sen­ti tut­ti i mem­bri del­la Comu­nità del Par­co (Sin­daci dell’intero Arcipela­go, C.M. dell’Elba e Capra­ia, Province di Livorno e Gros­se­to, Regione Toscana, Par­co Nazionale dell’Arcipelago Toscano) durante l’incontro avvenu­to a Roma il 29 novem­bre 2007.”

Pros­egue anco­ra dicen­do.…
“Cre­do che quei doc­u­men­ti, con­te­nen­ti un pez­zo di sto­ria recente e pen­so anco­ra attuali, pos­sano cos­ti­tuire un ele­men­to di nuo­va dis­cus­sione in vista di una pro­pos­ta, anco­ra una vol­ta con­di­visa dal ter­ri­to­rio.
L’at­tuale pres­i­dente del­la Comu­nità del Pnat, il sin­da­co Ange­lo Zini ne è a conoscen­za e la doc­u­men­tazione è agli atti del Pnat.
Da parte mia, sono comunque a dis­po­sizione per fornire det­tagli e par­ti­co­lari, qualo­ra se ne ravvisi l’utilità”.
“Per facil­itare la com­pren­sione del lavoro fat­to oltre dieci anni fa, — aggiunge D’Er­ri­co — non entran­do al momen­to nel mer­i­to del prog­et­to (regole, zoniz­zazione), prog­et­to al quale parte­ci­parono oltre che le isti­tuzioni locali anche le cat­e­gorie eco­nomiche ed asso­ci­azioni, anche ambi­en­tali, ricor­do due ele­men­ti:
1. La pro­pos­ta, redat­ta con il con­trib­u­to di tut­ti i sin­daci dell’Isola d’Elba, del pres­i­dente del­la Comu­nità Mon­tana dell’Arcipelago Toscano, e dagli stes­si con­di­visa, pre­cisa­va i con­tenu­ti del dibat­ti­to che si svilup­pò nel ter­ri­to­rio sul tema, ed il rap­p­re­sen­tante del Min­is­tero dell’Ambiente, diret­tore gen­erale per la pro­tezione del­la natu­ra, dott. Aldo Cosenti­no, che pre­siede­va l’incontro del 29 novem­bre 2007, apprez­zan­do il per­cor­so segui­to ed il val­ore delle idee pro­poste, si ris­ervò di far seguire un’istruttoria tec­ni­ca al ter­mine del­la quale avrebbe fat­to conoscere gli ori­en­ta­men­ti del Min­is­tero sui que­si­ti posti e sulle pro­poste prodotte dal­la Comu­nità, che con­tenevano le regole per un mod­el­lo di Amp ritagli­a­ta su misura per l’isola d’Elba”.

“Da quel momen­to, a segui­to di vicende politiche quali elezioni, rin­no­vo delle ammin­is­trazioni, cam­bi di gov­er­no, l’iter non ha avu­to segui­to.
2. Res­ta comunque l’im­por­tante lavoro del ter­ri­to­rio che reg­istrò la con­ver­gen­za di tutte le ammin­is­trazioni pub­bliche (Comu­ni, Comu­nità Mon­tana dell’Elba e Capra­ia, Provin­cia di Livorno, Regione Toscana, Par­co Nazionale dell’Arcipelago Toscano), sul prin­ci­pio che l’istituzione dell’area mari­na pro­tet­ta è nec­es­saria e che dovrà essere ele­men­to di val­oriz­zazione e qual­i­fi­cazione delle attiv­ità socio-eco­nomiche, con­ve­nen­do che la fis­sazione dei vin­coli deb­ba essere con­cor­da­ta ed accetta­ta pien­amente dalle sin­gole isti­tuzioni locali”.

“Insom­ma, poche regole, improntate alla chiarez­za e sem­plic­ità, e con­trol­li adeguati”, ha con­clu­so D’Er­ri­co.
Ecco, quin­di che oltre ad aver­ci rac­con­ta­to quan­to di buono è già sta­to fat­to il dott. D’ Erri­co intro­duce anche l’ar­go­men­to del­la Sorveg­lian­za.
E qui ‚sul­la Tutela del Mare, ci tro­vi­amo d’ac­cor­do anche con il Grup­po al quale sto rispon­den­do.
Infat­ti è vero che serve il con­trol­lo e l’in­ter­ven­to per tute­lare la pesca arti­gianale, e da dipor­to, dis­ci­plinan­dole insieme a Tutte le attiv­ità che pos­sono coesistere con una Area Mari­na Pro­tet­ta vedi tra le altre 17, un esem­pio  che conosco diret­ta­mente, e che da 20 anni por­ta benessere, come quel­la di Tor Pater­no, sit­u­a­ta al largo del mare tra Ostia e Tor­va­ian­i­ca ( Lazio).
Un caro salu­to a Tut­ti i parte­ci­pan­ti a ques­ta inter­es­sante dis­cus­sione.

Ful­vio Di Pietro

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