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TENERINI (Forza Italia): Tu ci chiudi, tu ci paghi! Attiva la petizione on-line

Il coor­di­na­men­to provin­ciale di Livorno di Forza Italia, guida­to dal­la coor­di­na­trice Chiara Tener­i­ni, con­fer­ma di aver atti­va­to la petizione on-line con­tro il “meto­do Con­te”.

Il link del­la petizione è https://www.change.org/tucichiudi-tucipaghi

Ogni provved­i­men­to di restrizione, parziale o totale, volu­to dal Gov­er­no (con pro­pri Dpcm), all’esercizio di attiv­ità eco­nomiche (dal­la ris­torazione all’organizzazione di even­ti, dalle palestre ai cen­tri com­mer­ciali, eccetera), deve essere emana­to solo nel­la misura in cui preve­da, con­tem­po­ranea­mente, attra­ver­so appos­i­to decre­to legge, lo stanzi­a­men­to delle cop­er­ture finanziarie per l’indennizzo eco­nom­i­co com­pen­sati­vo delle rel­a­tive restrizioni introdotte.
Dal­lo scor­so 13 otto­bre, a liv­el­lo comu­ni­tario, esiste una nor­ma­ti­va di rifer­i­men­to che rende attua­bile il prin­ci­pio da noi enun­ci­a­to.
Si trat­ta del­la mod­i­fi­ca fat­ta al Tem­po­rary Frame­work, la quale prevede che gli Sta­ti mem­bri pos­sano pagare fino al 90% dei costi fis­si scop­er­ti alle imp­rese che, per effet­to del­la crisi, abbiano subito un calo del fat­tura­to di almeno il 30%.
Tra i costi fis­si, ci sono quel­li per gli affit­ti, le bol­lette ener­getiche, le assi­cu­razioni, i salari del per­son­ale ammin­is­tra­ti­vo, e molti altri. Ques­ta nuo­va nor­ma è sta­ta subito sfrut­ta­ta dal­la Ger­ma­nia, che ha emana­to, la scor­sa set­ti­mana, un regime di aiu­ti com­pen­sativi per le imp­rese total­mente in lin­ea con le norme pre­viste dal nuo­vo Tem­po­rary Frame­work.
Questo per garan­tire, tra le altre cose, quell’equità sociale che, per effet­to delle numerose restrizioni imposte dal Gov­er­no ital­iano (in tem­pi di pan­demia, attra­ver­so i suoi numerosi Dpcm) spes­so nec­es­sari­a­mente di natu­ra asim­met­ri­ca, ovvero che han­no col­pi­to alcu­ni set­tori dell’economia e non altri, è venu­ta meno; la dis­tribuzione del red­di­to che c’era pri­ma del­la crisi e che, sem­pre per effet­to delle norme adot­tate dal Gov­er­no, è sta­ta inevitabil­mente alter­ata; infine, la con­cor­ren­za inter­nazionale, che rischia di essere forte­mente fal­sa­ta dall’asimmetria delle mis­ure intrap­rese dai sin­goli gov­erni dei pae­si mem­bri UE, e che si pone in net­to con­trasto con i prin­cipi di “lev­el play­ing field” e sol­i­da­ri­età euro­pea sui quali la UE è sta­ta fon­da­ta”.

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