Se poche sere fa ero nel bel mezzo di una atmosfera che molti possono definire “populista” con applausi scroscianti, strette di mano e gli immancabili Selfie finali, sabato sera 29 agosto alla fine di una autorevole riunione circostanziata seguita da una attenta rivisitazione della storia politica Toscana e anche quella Elbana, sentivo quasi di dire grazie per la serata tranquilla e ben organizzata dove però volevo ascoltare di più sulla sanità Elbana.
Sono stato attratto dal titolo del punto 2 del programma del Candidato Presidente che dice “Una sanità all’insegna dell’equità e a prova di Covid” Se questa equità che propone il Candidato Presidente sarà messa in atto nei prossimi 5 anni sarà l’inizio del rispetto dell’articolo 32 della Costituzione Italiana perché finora questo principio di “equità” è stato ignorato per noi dell’isola. Non è solo il nuovo pronto soccorso, la camera iperbarica e l’elicottero che risolvono le esigenze di salute e di cura degli isolani.
E’ impossibile per l’utente Elbano (dal 20 febbraio scorso) poter prenotare una visita specialistica, un esame diagnostico, una TAC, una semplice lastra RX, o un piccolo intervento ambulatoriale perché tutte le agende di prenotazione all’Elba per gli Elbani sono chiuse mentre le agende della sanità privata sono aperte. Si può andare anche negli ospedali della costa dove esiste l’equità del diritto a curarsi
Presidente leggo che vuole potenziare il sistema delle “case della salute” noi abbiamo votato questa Amministrazione per averla ma è svanita nel nulla.
Per la mancanza dei medici disposti a trasferirsi all’Elba la ragione forse è da ricercarsi nella forte offerta con l’ex Art. 55 più l’Hotel vista mare senza obblighi di servizi extra ambulatorio. Di contro a chi conviene venire fisso???
Credo che sia difficile farsi votare solo per il pregio e valore della persona che si candida o per i suoi rispettabili collaboratori, agli Elbani bisogna concedere solo quello di cui hanno diritto tutte le persone della Regione Toscana quando si recano in ospedale e non un diniego di cure, di visite, di raggi, di esami e di essere ascoltati dall’URP che qui è chiuso perché lavora da casa.
Anche questa volta ripongo nel borsello la lista dei “PERCHE’ ” che nessuno vuole ascoltare, però ci CHIEDONO il voto. Alla mia lista ho aggiunto: “PERCHE’ ” nessuno vuole ascoltare i bisogni e le necessità sanitarie della gente??? ”
Questo scritto è una mia personale riflessione.
Francesco Semeraro.