Il Soroptimist International Club Isola d’Elba dopo una serie di iniziative organizzate durante e dopo il lockdown — quali il sostegno dato alle Associazioni di volontariato e alle Confraternite, e le dirette Facebook su tematiche come la violenza sulle donne in collaborazione con il Comune di Portoferraio e con il centro antiviolenza di Portoferraio, l’alimentazione e lo yoga — ha continuato la sua attività di Club Service.
Il primo evento è stato la consegna della Borsa di Studio “Francesca Calabrese De Feo” (madrina del Club Isola d’Elba) in occasione della festa di fine anno scolastico organizzata dall’Istituto I.S.I.S. “R. Foresi” presso il Museo Archeologico della Linguella, a Greta Moro, una delle migliori studentesse dell’Istituto diplomatesi con cento e lode.
Oltre al suddetto riconoscimento divenuto un appuntamento annuale, il Soroptimist ha promosso i campi solari organizzati presso l’Antico Casale di Poggio di Sole sostenendo in particolar modo le attività legate al rispetto dell’ambiente e al benessere: yoga per bambini, escursioni di snorkeling naturalistico per esplorare e conoscere i fondali dell’Elba, attività per andare alla scoperta della storia dell’Elba con guide turistiche.
Ultimo appuntamento della stagione estiva il gala dinner “Notte d’Agosto”, giunto alla sua VIII edizione, che si è tenuto a Villa Ottone il 6 agosto. Special Guest della serata l’archeologa Laura Pagliantini, autrice della pubblicazione “Aithale Isola d’Elba Territorio, Paesaggio, Risorse, coadiuvata da Cecila Pacini, Presidente della Fondazione Villa romana delle Grotte.
La serata, alla quale hanno preso parte molti ospiti tra i quali molte socie Soroptimist provenienti da tutta Italia, ha destato molto interesse non soltanto perché ancora una volta ha messo in luce la ricchezza del patrimonio storico e culturale dell’Isola d’Elba e dell’Arcipelago Toscano che nel corso della storia hanno rappresentato luoghi assolutamente centrali nel quadro strategico del Mediterraneo, ma anche perché si è parlato della nuova figura dell’archeologa che non si deve limitare all’attività di scavo e di raccolta fonti, ma deve avere inoltre la capacità di fare marketing promuovendo i siti archeologici attraverso il coinvolgimento attivo dei visitatori di qualsiasi fascia di età. Negli ultimi anni questo lavoro è stato svolto in modo capillare e costante sia presso la Villa romana delle Grotte che durante gli scavi della Rada di San Giovanni, diretti dal Prof. Franco Cambi e Laura Pagliantini con la stretta collaborazione di Cecilia Pacini.