Decide di assumer­si la totale respon­s­abil­ità del sin­istro, per evitare che il com­pag­no pos­sa essere sot­to­pos­to alla pro­va dell’alcool test e dichiara ai Cara­binieri di trovar­si alla gui­da del vei­co­lo al momen­to del­la col­li­sione. Non la bevono, però, i Cara­binieri di Por­to Azzur­ro e indagano sull’incidente, sco­pren­do che effet­ti­va­mente al momen­to del vio­len­to impat­to dell’auto che, qualche giorno fa, causa­va l’abbattimento totale di un muro, si trova­va pro­prio il com­pag­no del­la don­na, giun­ta sul pos­to solo diver­si minu­ti più tar­di a bor­do di un’altra autovet­tura.
Al ter­mine del­la ricostruzione effet­tua­ta gra­zie alla visione delle immag­i­ni riprese dagli impianti di video sorveg­lian­za comu­nali, oltre che attra­ver­so una serie di prove tes­ti­mo­ni­ali, l’uomo è sta­to con­travven­zion­a­to per diverse infrazioni al codice del­la stra­da, men­tre la don­na, G. N. 28enne elbana, è sta­ta deferi­ta alla Procu­ra del­la Repub­bli­ca di Livorno per fal­sità ide­o­log­i­ca, reato che prevede una pena fino a due anni di reclu­sione.