Ma cosa si sperava?? Certamente parlo da cittadino, ma se fossi commerciante comincerei a fare due conti, vedere quello che è mancato e scalarlo. E ora fate voi, cosa vuoi che gli importi se le entrate non sono quelle che dovevano essere?
I commercianti dovrebbero reagire e dovrebbero rivoltarsi e spero che lo facciano.
Ora invece parlo da cittadino, visto che siamo in paese democratico, ma chi se frega, Come tutti in paese ci siamo trovati a casa senza lavoro e senza soldi.
Lo stato lasciamo perdere, il comune invece peggio che mai. Ma nel suo per quello che poteva ha fatto, non si può negare.
Insomma a casa, in famiglia come la mia e come tante altre, le difficoltà non sono mancate. Fatto domanda per i buoni spesa mi viene rifiutata perché ho la richiesta di Cassa integrazione in corso.
Insomma puoi morire di fame e non c’è soluzioni, perché la legge è quella. Tiri avanti con quello che ti resta, una banca che ti chiama tutti i giorni e ti chiede di rientrare nel conto, una cassa integrazione che arriva dopo due mesi, e che quando arriva sei punto e a capo.
Ma, una grande famiglia che fortunatamente c’è sempre, e degli Amici con la A maiuscola, che come fantasmi ti lasciano la spesa sulla porta, datori di lavori da entrambi le parti che ti danno una mano nonostante tutto E sai che ti dico?
Sono contento di non avere niente, e sono contento di non aver ricevuto aiuti dal comune.
Le persone, quelle belle, quelle sono in paese fra noi.
Mi dispiace solo non sapere chi siano, ma io ringrazio loro. Ed ho nel cuore tutti quelli che in silenzio hanno passato quello che ho passato io.
Sono forte e ce la farò sempre, ma ora a pagare e morire c’è sempre tempo, e se avanzano, perché avanzerànno di sicuro più avanti, sappiate che non farò gesti inconsulti.
Lettera firmata