Forse non tutti i cittadini elbani sono a conoscenza che il nostro ospedale ha una carenza di personale medico nel reparto di chirurgia.
Avere un reparto di chirurgia attivo è necessario per far fronte ad emergenze urgenze che potrebbero profilarsi sul territorio.
Se malauguratamente un cittadino dovesse riportare un trauma splenico, o un’appendice perforata con infezione del sacco peritoneale, o una frattura ossea scomposta con recisione di un’arteria, o un aneurisma addominale, non ci sarebbero i tempi tecnici di trasferimento per garantire la sopravvivenza del paziente.
Da giugno inoltre si presenterà lo stesso problema nel reparto di anestesia e rianimazione essendoci due unità mediche ormai prossime al collocamento in quiescenza.
Il nostro ospedale soffre ormai da anni per la carenza di personale medico e paramedico e le misure ad oggi adottate si sono dimostrate inefficaci.
Ad oggi non si è in grado di garantire gli interventi di chirurgia d’urgenza per la sicurezza dei cittadini.
L’emergenza prioritaria viene considerata il COVID, senza valutare che i malati COVID hanno un tempo di incubazione e di sviluppo della malattia di oltre 15 giorni, non degenerano in meno di tre dal passare a star bene ad avere la necessità di essere intubati, quindi può essere attivato in sicurezza per il paziente il suo trasferimento in ospedali attrezzati con centri pneumologici e di rianimazione.
I casi invece di emergenza chirurgica indifferibile non consentono i tempi di trasferimento; una splenectomia richiede un intervento immediato.
Voglio ricordare che i Sindaci sono responsabili della salute pubblica, e chiedere quali misure sono state previste a fronte di queste problematiche?
Mi spaventa il silenzio delle nostre Amministrazioni.
Dott.ssa Roberta Madioni