La terza cam­pana che l’ Edi­co­la Elbana Show vol­e­va sen­tire par­lan­do di come dovrebbe diventare il modo di fare tur­is­mo post Covid è sta­ta quel­la di Gabriele Messi­na, che in questo trit­ti­co di videoin­t­er­viste chi­ac­chieran­do tra ami­ci, per noi rap­p­re­sen­ta l’El­bano pas­sion­ale, come ha det­to lui: ” Cò me o è bian­co o è nero, le tinte slavate ummi­gar­beno”. Gabriele ha tante idee ed ha parte­ci­pa­to a tan­ti con­cor­si oltre canale por­tan­do sem­pre a casa dei pre­mi ma tut­ti lo san­no che a lui dei pre­mi,   “ugniene­fre­ga una sega”, lui tor­na vinci­tore solo per­ché ha por­ta­to il nome del­la sua Iso­la in con­ti­nente, purtrop­po spes­so però, ci dice Gabriele, las­ci­a­to solo anche dalle isti­tuzioni e dal­la stam­pa locale, solo al prog­et­to bios­fere M.A.B UNESCO di Par­ma è sta­to sovven­zion­a­to dal­l’Ente Par­co che in quel caso pagò tut­to.

Gabriele ha spie­ga­to il suo pun­to di vista e dal­la sua immen­sa saggez­za Isolana  di chi ama vera­mente la sua ter­ra in maniera vis­cerale, c ha las­ci­a­to con una frase che, da subito, c’ è entra­ta in capo rifer­en­dosi al modo di fare tur­is­mo di tan­ti anni fà, fat­to dai nos­tri vec­chi e  al modo che abbi­amo noi ai tem­pi nos­tri: ” i mi non­ni co nul­la han­no dato tut­to e noi co tut­to un damo nul­la”

Se avete cor­ag­gio provate a smen­tir­lo.…