Quest’anno non sarà un 25 aprile come gli altri.Nel 75esimo anniversario della Liberazione, per la prima volta, non potremo fare manifestazioni, cortei, discorsi, non potremo abbracciarci e cantare insieme nelle piazze gremite e animate. Ma quest’anno abbiamo bisogno più che mai di celebrare la nostra libertà in un momento in cui siamo costretti all’isolamento per combattere un nemico invisibile e la distanza sociale ci rende un po’ più soli. Possiamo e dobbiamo stringerci e sostenerci ancora di più. Dobbiamo rivolgere un saluto commosso alle tante persone che il virus in queste settimane si è portato via e soprattutto a una generazione di persone che ha visto la guerra, ne ha subito gli orrori e le privazioni e poi ha ricostruito una nazione regalandoci il benessere di cui abbiamo forse approfittato. Dobbiamo tornare a guardare il futuro con coraggio e speranza per ricostruire un mondo più equo, più giusto, più sostenibile, quando questa nuova guerra sarà finita. Oggi non possiamo scendere in piazza ma possiamo unire le nostre voci e i nostri cuori per far sentire la nostra riconoscenza verso tutti i patrioti che hanno sacrificato tanto, spesso anche la vita, per darci la libertà. Lottarono per rinascere esattamente come dobbiamo fare noi ora: il paese ha bisogno di guardare al loro esempio di unità e di speranza, di solidarietà e sostegno verso chi è più in difficoltà, di forza e tenacia per scoprire un nuovo orizzonte di liberazione. Tocca a noi adesso. Quest’anno tocca soprattutto a noi. Se sapremo stare tutti insieme possiamo farlo. Ce l’hanno insegnato loro.
Buon 25 aprile a tutti
Il Sindaco