Questa settimana andiamo in Giappone con “Finché il caffè è caldo” di Toshikazu Kawaguchi (ed. GARZANTI) in una caffetteria speciale aperta da tantissimi anni dove bevendo un caffè è possibile rivivere il momento della propria vita in cui si è fatta la scelta sbagliata, si è detto una parola di troppo, si è lasciato andare una persona che non dovevamo perdere.
Storie diverse prendono forma davanti ad un caffè che detta un’ unica regola: essere finito.
Dolori, rimpianti si insinuano nel presente dei protagonisti che si rendono conto che possono decidere ogni cosa e farla nel modo giusto.
La vita va assaporata come un caffè, sorso dopo sorso, cogliendone ogni attimo.
Un romanzo lento e affascinante, pieno di dolcezza e compassione.
Parola di Silvia la Libraia