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Buoni spesa per le famiglie di Capoliveri. L’amministrazione dà il via alla procedura per la distribuzione di 26.000 euro erogati dalla Protezione Civile Nazionale

Una nuo­va misu­ra straor­di­na­ria è sta­ta adot­ta­ta dal­l’am­mi­ni­stra­zio­ne comu­na­le di Capo­li­ve­ri per fare fron­te alle gra­vi neces­si­tà di carat­te­re eco­no­mi­co e socia­le con­se­guen­ti all’e­mer­gen­za sani­ta­ria dovu­ta alla dif­fu­sio­ne del Coro­na­vi­rus su tut­to il ter­ri­to­rio nazio­na­le.

Gra­zie all’Or­di­nan­za n.658 del 29/3/2020 del Capo Dipar­ti­men­to di Pro­te­zio­ne Civi­le riguar­dan­te misu­re urgen­ti di soli­da­rie­tà ali­men­ta­re, con la qua­le è sta­ta stan­zia­ta per cia­scun comu­ne ita­lia­no una som­ma pre­de­ter­mi­na­ta al fine di ero­ga­re buo­ni per acqui­sto di gene­ri ali­men­ta­ri o pro­dot­ti di pri­ma neces­si­tà per nuclei fami­lia­ri più espo­sti alle con­se­guen­ze del Coro­na­vi­rus, il Comu­ne di Capo­li­ve­ri ha deli­be­ra­to l’e­ro­ga­zio­ne del­l’im­por­to di 26.000 per le fami­glie che ver­si­no in sta­to di neces­si­tà per sod­di­sfa­re i biso­gni essen­zia­li, dan­do prio­ri­tà a colo­ro che non sono asse­gna­ta­ri di altro soste­gno pub­bli­co.
Le fami­glie potran­no spen­de­re i buo­ni solo per l’acquisto di pro­dot­ti ali­men­ta­ri e pres­so gli eser­ci­zi com­mer­cia­li che ade­ri­sco­no alla con­ven­zio­ne pro­po­sta dai ser­vi­zi socia­li comu­na­li. Le som­me ver­ran­no ero­ga­te alle fami­glie attra­ver­so buo­ni spe­sa, fino ad esau­ri­men­to del­le som­me dispo­ni­bi­li, con la seguen­te moda­li­tà:
€ 50,00 per nucleo fami­lia­re fino a due per­so­ne;
€ 25,00 per ogni ulte­rio­re com­po­nen­te del nucleo fami­lia­re.
Il Comu­ne indi­vi­dua la pla­tea dei bene­fi­cia­ri ed il rela­ti­vo con­tri­bu­to tra i nuclei fami­lia­ri più espo­sti agli effet­ti eco­no­mi­ci deri­van­ti dall’emergenza covid-19 e tra quel­li in sta­to di biso­gno.
Al momen­to del­la richie­sta di inter­ven­to il richie­den­te dovrà pro­dur­re, sot­to la pro­pria respon­sa­bi­li­tà, anche pena­le, un’autocertificazione che atte­sti lo sta­to di biso­gno o neces­si­tà, ancor­ché tem­po­ra­nea­men­te lega­to alla situa­zio­ne emer­gen­zia­le in atto.
L’autocertificazione dovrà atte­sta­re la con­di­zio­ne di indi­gen­za o neces­si­tà del­la per­so­na o del nucleo fami­lia­re dovu­ta ad insuf­fi­cien­za o per­di­ta del­la prin­ci­pa­le fon­te di red­di­to.
L’autocertificazione com­pren­de­rà anche:
— dichia­ra­zio­ne di sus­si­sten­za di altri even­tua­li sus­si­di per­ce­pi­ti dal nucleo fami­lia­re, di pro­ve­nien­za sta­ta­le, regio­na­le e/o comu­na­le;
— dichia­ra­zio­ne cir­ca la con­si­sten­za dei depo­si­ti ban­ca­ri e posta­li;
— dichia­ra­zio­ne del­le pro­prie­tà immo­bi­lia­ri.
Indi­ca­ti­va­men­te la pla­tea dei bene­fi­cia­ri — spie­ga l’as­ses­so­re Loren­zo Cuneo – riguar­da per­so­ne e nuclei fami­lia­ri in con­di­zio­ne di indi­gen­za o neces­si­tà, con prio­ri­tà per quel­li non asse­gna­ta­ri di soste­gno pub­bli­co può esse­re così com­po­sta: sog­get­ti già segui­ti dai ser­vi­zi socia­li che non usu­frui­sco­no di pre­sta­zio­ni assi­sten­zia­li (Red­di­to di cit­ta­di­nan­za, Red­di­to di inclu­sio­ne, Naspi, Inden­ni­tà di mobi­li­tà, CIG-Cas­sa Inte­gra­zio­ne), oppu­re che usu­frui­sco­no di pre­sta­zio­ni non signi­fi­ca­ti­ve dal pun­to di vista del red­di­to; sog­get­ti che han­no per­so il lavo­ro; sog­get­ti che han­no sospe­so o chiu­so atti­vi­tà e non han­no liqui­di­tà per il pro­prio sosten­ta­men­to; sog­get­ti con lavo­ri inter­mit­ten­ti e comun­que tut­ti quei sog­get­ti, com­pre­si quel­li tem­po­ra­nea­men­te domi­ci­lia­ti nel Comu­ne, che non rie­sco­no, in que­sta fase dell’emergenza covid 19, ad acqui­sta­re beni di pri­ma neces­si­tà ali­men­ta­re.
“Si trat­ta di una misu­ra neces­sa­ria — com­men­ta il Sin­da­co Gel­si — che ten­ta di veni­re incon­tro ai biso­gni pri­ma­ri del­la popo­la­zio­ne oggi in evi­den­te dif­fi­col­tà a cau­sa del­la cri­si eco­no­mi­ca pro­dot­ta dal Coro­na­vi­rus. Lavo­ria­mo costan­te­men­te per rispon­de­re alle neces­si­tà che la situa­zio­ne con­tin­gen­te richie­de”.
Colo­ro che vor­ran­no usu­frui­re dei vou­cher potran­no pre­sen­ta­re doman­da all’Uf­fi­cio Ser­vi­zi Socia­li (0565.96.76.46) alla mail com­pi­lan­do il modu­lo e visio­nan­do le Linee Gui­da Attua­ti­ve pre­di­spo­ste da Anci Tosca­na e sca­ri­ca­bi­li sul­la Home Page del sito uffi­cia­le www.comune.capoliveri.li.it

Foto di Coper­ti­na Tom­ma­so Ridi

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